Clan pretendeva “affitto” case popolari, botte a chi non pagava

(ANSA) – NAPOLI, 28 NOV – Migliaia di euro con annessa una
quota di mantenimento, una sorta di affitto, da pagare al clan,
per accedere e rimanere negli alloggi popolari. Non solo. Anche
botte e violenze varie per costringere gli inquilini ad andare
via anche se indigenti o con figli in tenera età. Così la
camorra gestiva il business delle case popolari nel quartiere
Ponticelli di Napoli.
    Partono proprio da un episodio di violenza nei confronti di chi
non aveva la possibilità di pagare le indagini – partite nel
giugno 2020 – della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato “Ponticelli” e del Nucleo Investigativo dei carabinieri che oggi
si sono concretizzate oggi con decine e decine di misure
cautelari.
    Tra i sessantasei destinatari dei provvedimenti ci sono i
vertici delle famiglie malavitose locali, dai De Luca Bossa ai
Minichini, passando per i Casella. (ANSA).
   


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