CLAUDIO FELICI SUL “CASO” SANSOVINI

Le notizie riportate su Tribuna di oggi in merito a presunte dichiarazioni in una sede istituzionale di una delle due figure reggenziali provoca sconcerto e stupore nel Paese.
In questo momento di delicatissima precarietà e di incertezza sul futuro, in cui le figure istituzionali, ciascuna per il proprio ruolo e funzione, andrebbero custodite, valorizzate e rispettate, notiamo come l’episodio lavori in tutt’altra direzione.
I cittadini ritengono infatti impossibile ed incredibile che la Reggenza, conscia del proprio ruolo super partes, che presiede il Congresso di Stato, che presiede il Consiglio Grande e Generale, e che soprattutto rappresenta, nella sua funzione di Capo di Stato tutti i cittadini, di ogni orientamento politico, abbia voluto farsi coinvolgere in un contrasto di natura tutta politica in seno alla maggioranza di turno.
Ricordiamo che la Reggenza svolge tra le altre, la funzione di garanzia e di gestione istituzionale anche nei momenti di crisi politica e non ci sarebbe niente di peggio che farlo da posizioni di parte perdendo ogni autorevolezza.
I sammarinesi riconoscono da sempre alla Reggenza e continuano a riconoscerlo, autorevolezza e prestigio.
I sammarinesi guardano con sospetto, fastidio e preoccupazione coloro che, come in questo caso, non esitano, magari alimentati da qualche consiliere interessato, a strumentalizzare e distorcere a proprio uso e consumo, scrivendo e pubblicando espressioni che siamo assolutamente persuasi non siano ascrivibili ad un Capitano Reggente.
Siamo fermamente convinti invece che la sensibilità della Reggenza, anche in questo periodo così impegnativo e gravoso si esprimerà senza lesinare ogni sforzo per coinvolgere tutte le espressioni rappresentate nel Paese, politiche economiche e sociali, al fine di consentire ad ogni soggetto un contributo costruttivo e responsabile nell’interesse del Paese.
San Marino, 29 luglio 2010
Il Presidente del Gruppo Consiliare
dei Socialisti e dei Democratici
Claudio Felici