(ANSA) – VENEZIA, 04 SET – Questa mattina nelle Gallerie
dell’Accademia di Venezia due giovani del movimento Ultima
generazione hanno manifestato la loro richiesta di agire, con
urgenza, per fermare il disastro climatico incollando le proprie
mani alla cornice del dipinto cinquecentesco “La Tempesta” del
Giorgione.
Da molti anni gli storici dell’arte si interrogano sul
significato dell’enigmatica opera del Giorgione: un monito per
l’umanità, il suo rapporto con la natura, simbologia alchemica o
rappresentazione biblica? Il mistero rimane irrisolto.
“Un evento catastrofico è all’orizzonte: sconvolgerà la pace
e romperà l’equilibrio in cui viviamo lasciando solo rovine –
sostengono i promotori dell’iniziativa – . Lo vediamo
avvicinarsi, percepiamo la minaccia ma non facciamo nulla per
evitarlo. Non è un mistero invece che da molti anni l’evidenza
scientifica ci ha resi consapevoli delle drammatiche conseguenze
del cambiamento climatico. Ogni giorno siamo testimoni di
fenomeni atmosferici estremi in tutto il mondo, a cominciare dal
nostro territorio. Circa 50 alluvioni hanno colpito l’Italia
negli ultimi 20 anni. Tutta l’Italia è costretta a razionare
l’acqua a causa della siccità”.
I manifestanti aggiungono: “con l’azione di disobbedienza
civile alle Gallerie dell’Accademia, con le voci e i corpi di
Beatrice e Bjork chiediamo ancora una volta al Governo di
intraprendere azioni concrete verso l’utilizzo di fonti di
energia rinnovabili e l’abbandono dei combustibili fossili”.
(ANSA).
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