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(ANSA) – MILANO, 11 GEN – Da oggi “il codice rosso entra in
pieno nel mondo dello sport”. Lo ha spiegato oggi il procuratore
aggiunto di Milano Letizia Mannella, coordinatore del
dipartimento che tutela le fasce deboli e vulnerabili,
illustrando il protocollo d’intesa tra la Procura, il Coni e la
Procura Generale dello Sport per tutelare le vittime di
violenza. Il protocollo, firmato stamane, dà il via a uno
scambio “proficuo” e “immediato” di informazioni tra giustizia
ordinaria e giustizia sportiva, nel rispetto e con l’obbligo di
mantenere il segreto istruttorio, con lo scopo di accelerare i
procedimenti e per “rendere giustizia soprattutto a giovani
atleti maltrattati e abusati ma anche agli istruttori
ingiustamente accusati”. Il documento, redatto solo per i 14
milioni di tesserati, riguarda ogni forma di violenza contro la
persona, come quelle al centro del caso ora alla ribalta delle
cronache delle Farfalle della ginnastica ritmica. “Siamo
diventate due facce della stessa medaglia – ha affermato
Giovanni Malagò, presidente del Coni -: questo protocollo ha un
grande valore aggiunto”, anche perché mette in grado la
giustizia sportiva di conoscere una serie di dati con la massima
tempestività possibile e quella ordinaria di raccogliere
informazioni utili alle indagini. (ANSA).
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