
(ANSA) – ROMA, 18 SET – Semaforo verde dal Tribunale di Aosta
all’avvocato Carlo Taormina per proseguire nel pignoramento
della villetta di Cogne. Il giudice Paolo De Paola, apprende
l’ANSA ha infatti respinto le richieste di Annamaria Franzoni e
del marito Stefano Lorenzi, di sospensione dell’esecuzione
immobiliare.
Il contenzioso nasce dalla sentenza civile passata in
giudicato a Bologna dove la donna, già condannata per l’omicidio
del figlio Samuele, avvenuto proprio nella casa di Montroz,
frazione di Cogne, a gennaio 2002 e per cui ha scontato 16 anni,
deve al suo ex legale oltre 275mila euro per il mancato
pagamento degli onorari difensivi, divenuti circa 450mila
nell’atto di pignoramento.
Taormina, assistito dal figlio Giorgio, nei mesi scorsi ha
pignorato l’unico bene aggredibile, cioé metà della proprietà
immobiliare dove Franzoni, ora residente sull’Appennino
bolognese, era tornata per qualche giorno una volta riacquisita
la libertà.
Tra le altre cose, nell’opporsi al procedimento notificato a
gennaio, Franzoni e Lorenzi, assistiti dagli avvocati Maria
Rindinella e Lorenza Parenti, hanno sostenuto che la villetta
non è pignorabile perché all’interno di un fondo patrimoniale,
costituito a maggio 2009. Argomento respinto dal giudice.
(ANSA).
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