Vince la Fiorentina con un gol di Joaquin a tre minuti dalla fine, ma il Napoli esce dal campo tra gli applausi del pubblico. La partita viene decisa da un fallo di Ghoulam su Bakic lanciato a rete, al 37’ del primo tempo, che comporta l’espulsione del franco-algerino.
Fino a quel momento i padroni di casa avevano tenuto in pugno la gara ed anche con gli equilibri numerici e tattici modificati il Napoli fa la sua partita, non sfigura ed in qualche caso riesce a mettere perfino in difficoltà i viola. Alla fine, però, gli azzurri sono costretti a cedere e a subire la rimonta in classifica della Fiorentina che si avvicina ora a sette lunghezze. La lotta per il terzo posto è dunque ancora aperta.
Fino a quando si gioca in parità numerica, nel Napoli affiora l’antico difetto: produce una quantità notevole di palle gol e non riesce a concretizzare. Per 37’ nel primo tempo la superiorità degli uomini di Benitez sulla Fiorentina è del tutto evidente. Tuttavia Hamsik, Insigne e Higuain, pur avendo varie occasioni, non riescono a tradurle in gol. Al 37’ accade l’episodio che modifica il corso della partita. Gomez lancia in un corridoio centrale Bakic che si avvia verso la porta. Ghoulam, nel tentativo di anticiparlo da dietro, gli tocca il piede e lo manda gambe all’aria. Il fallo si concretizza fuori dell’area di rigore ma Tagliavento espelle il napoletano considerando quella della Fiorentina una chiara occasione da gol.
Nel secondo tempo Montella inserisce subito Ilicic al posto di Bakic per dare più intensità al gioco d’attacco della sua squadra. Benitez sposta Reveillere a sinistra al posto dell’espulso Ghoulam ed arretra Callejon sulla linea difensiva, anche perché da quel lato gioca Cuadrado e lo spagnolo può tenergli testa sulla velocità. Quando i viola sono in possesso di palla il Napoli si schiera con il 4-4-1. Il gioco è caratterizzato da un quasi costante possesso di palla dei viola, con i partenopei compatti, racchiusi nella loro metà campo, pronti a partire in contropiede appena se ne offre la possibilità. La Fiorentina crea alcune occasioni da gol in particolare con Cuadrado e con Matri che, entrato al posto di Gomez, per due volte si trova davanti a Reina e sbaglia la conclusione.
Il Napoli, però, dimostra di avere cuore e carattere. Gli uomini di Benitez non pensano solo a contenere l’avversario e a difendersi, ma producono gioco, soffrono e non rinunciano all’idea di poter vincere la partita. Non a caso alla fine della partita il migliore in campo per i viola è il portiere Neto autore di diversi interventi decisivi sia nella fase di parità numerica, sia quando il Napoli giocava in dieci uomini. L’equilibrio regge fino a tre minuti della fine quando un’uscita avventata di Reina su Matri, determina il gol di Joaquin. Tempo per recuperare non ce n’è. Ed anche se ci fosse stato, difficilmente il Napoli, stremato ed avvilito, avrebbe potuto gettarsi all’attacco. La Stampa