Le 4 persone preferiscono rimanere nell’anonimato per ora ( paura di ritorsioni da parte delle autorità italiane ).
I 4 manager ci hanno fatto visitare le loro fabbriche e ci hanno fatto notare gli ingenti investimenti che hanno sostenuto negli ultimi anni.
Per effetto della crisi internazionale sono stati costretti a licenziare 12 dipendenti e metterne altrettanti in cassa integrazione.
Tre delle 4 persone, in passato, hanno fatto la richiesta per avere la residenza ma non gli è mai stata concessa.
Sarebbero disposti a venire a vivere in repubblica e spostare tutti i loro capitali qua da noi se riuscissero ad avere la residenza.
Tre dei quattro imprenditori hanno ripetuto più e più volte che se non riusciranno a ricevere la residenza e San Marino non riuscirà a sistemale il problema del decreto incentivi saranno costretti a ridimensionare ulteriormente le loro attività e addirittura uno dei quattro chiudera totalmente la sua ditta.
Ribadiscono più volte che le loro non sono minaccie ma sono richieste,sostengono di dire queste cose perchè sono preoccupati per i loro dipendenti e per le loro ditte.
Poi parlando hanno sollevato una loro perplessita, ci hanno chiesto perchè a San Marino tuteliamo i frontalieri invece di fare come la Svizzera.
Infatti, ci dicono, la Svizzera manda a casa i lavoratori Italiani e predilige quelli di altri paesi, e il tutto per far capire all’Italia che le ritorsioni possono arrivare anche al contrario.
Inoltre ci hanno chiesto se anche noi avevamo qualche parente nella pa e noi abbiamo risposto di si, poi abbiamo chiesto perchè? e loro hanno risposto che solo San Marino in tutto l’occidente ha il 25% della propria forza lavoro nazionale impiegata sotto lo stato.
E.C.S.O.