Letta e Calenda sono dei maestri, dei professori.
Insegnano a perdere.
Hanno davanti a loro un centro destra che numericamente è un bel su nei sondaggi, che è lì lì per vincere, che già discute del programma di governo, della lista dei ministri.
Ci sarebbe molto da dire.
E invece quelli di sinistra dicono solo una cosa: fascisti.
Stanno tutti in una stanza, si scornano fra loro, poi, a turno, si affacciano alla finestra e dicono: fascisti!
Poi tornano ad azzuffarsi.
Ah, si una idea l’han tirata fuori, aumentare le tasse di successione.
Gioco facile quello di Renzi che al Paese più tassato d’Europa dice: fateci morire gratis.
La discussione dentro il centro sinistra è un concerto di Jannacci: vengo anch’io? No tu no.
Te lo avevo detto che non volevo Fratoianni e Bonelli… no non me lo avevi detto.
E Di Maio? Solo nel plurinominale. Ah, ecco.
E Renzi, già segretario del Pd, già Presidente del Consiglio?
No! Ha detto la Bonino.
È stato un buon Presidente del Consiglio ma no.
Non lo voglio. Perché? Perché no!
Vasto programma. Per perdere. Anche la faccia.
Sergio Pizzolante