Come volevasi dimostrare … di Mimma Spinelli, Sindaco di Coriano

Come volevasi dimostrare.
Lo strumento della #mozionedisfiducia è uno strumento politico legittimo .
Oggi,in realtà è stato uno strumendo nelle mani del Senatore Renzi solo per dimostrare agli italiani Il suo senso di responsabilità (per chi ci crede ancora).
Oggi ,tutti sfruttano il momento storico per far passare il messaggio :
“Non è il momento per far polemica ,l’Italia ha bisogno di coesione”.
complimenti a Renzi che invece invia un messaggio chiaro a Conte (l’avvocato del popolo).
Renzi guadagna qualche nomina ,il paese invece continua a essere governato da #politiciopportunisti che pur di rimanere ancorati al potere dimenticano ogni pregresso.

Riporto alcuni esempi di interventi del Ministro Bonafede (cosi per rinfrescare la memoria),con annesse riflessioni .

24.01.2020 – Otto E mezzo

“ Gli innocenti non finiscono in carcere “
Alfonso Bonafede

(Ministro della GIUSTIZIA e AVVOCATO)

#GentileMinistro,
Mi dispiace contraddirla ma, in realtà, gli innocenti in carcere ci finiscono.
Il fenomeno dell’ingiusta detenzione, oltre ad essere una piaga dolorosa è altresì molto costosa per lo Stato Italiano.
Dal 1992 al 31 dicembre 2018 si sono registrati oltre 27.500 casi , per una spesa superiore a 750 milioni di euro.
Sono, circa, 29 milioni che ogni anno lo Stato versa alle predette vittime che Lei, in quanto Ministro della Giustizia, non può? e non deve dimenticare

11.12.2019 – Porta a Porta
“ Quando per il reato non si riesce a dimostrare il dolo, e quindi diventa un reato colposo, ha termini di prescrizione molto più bassi “
Alfonso Bonafede
(Ministro della GIUSTIZIA e AVVOCATO)

#GentileMinistro,
Dolo e Colpa sono “elementi soggettivi” del reato. Un fatto doloso o commesso con dolo si configura quando la condotta del soggetto agente è cosciente e volontaria. Un fatto colposo si configura, invece, quando l’evento si verifica per negligenza o imprudenza o imperizia, ovvero per l’inosservanza di leggi, regolamenti ordini o discipline.
Le predette definizioni sono parte fondante di una nozionistica basilare universitaria che Lei, in quanto avvocato, dovrebbe possedere.
La gravità tuttavia, non risiede nell’errata definizione in sé per sé ma nella strumentalizzazione della stessa , finalizzata al sostegno di talune riforme come , ad esempio, quella sulla prescrizione. Di tale avviso non è solo la scrivente ma altresì il consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo che, già all’epoca, chiese a gran voce le Sue DIMISSIONI, mediante un comunicato di facile reperimento che, sicuramente, Lei ben conosce.

12.01.2016 – Repubblica
“ Se c’è un sospetto anche chi è pulito si dimetta”
Alfonso Bonafede
(Ministro della GIUSTIZIA e AVVOCATO)

#GentileMinistro

Senza entrare nel merito della vicenda,Le vorrei ricordare gli insegnamenti di Isocrate, ovvero “ chi governa deve dare il buon esempio”.
Il buon esempio in politica, come Lei mi insegna, è rappresentato dalla coerenza che dev’essere manifestato non solo in parole ma altresì in azioni.
La coerenza, in questo caso, l’avrebbe portata a dimettersi senza cercare il supporto di coloro che, fino a pochi mesi fa, definivate “corrotti”. Ma del resto, da “vinciamo noi” a “vinciamo con voi” il passo è stato breve

20.05.2020 – Il Messaggero
“ Soddisfatto, ora al lavoro”
Alfonso Bonafede
(Ministro della GIUSTIZIA e AVVOCATO)

#GentileMinistro,
La sua soddisfazione da cosa dipende?
È solo questione di tempo e i politici che quest’oggi l’hanno “graziata”, un domani, non Le useranno la medesima cortesia. Il Suo #salvataggio, dato il panorama politico attuale, altro non è che un mero atto di #opportunismopolitico.

Torni pure al lavoro Ministro, sono sicura che ci darà delle grandi soddisfazioni se non a noi come cittadini, quantomeno al sistema che avete collaudato.