Affollata da circa 200 persone l’assemblea indetta dal comitato “San Leo dice no alla discarica di rifiuti speciali” mercoledì al Poggio Duca.
Il progetto prevede:
– un impianto di trattamento e recupero di rifiuti inerti, della potenzialità di circa 120.000 tonnellate/anno;
– una discarica di rifiuti inerti, della potenzialità di 1.212.000 tonnellate;
– una discarica per rifiuti speciali non pericolosi, della potenzialità di 3.352.500 tonnellate,
I relatori del comitato hanno illustrato i contenuti principali del progetto presentato dalla Cabe S.r.l. ed in particolare l’elaborato AIA-R9 contenente l’elenco dei rifiuti speciali.
I numerosi e appassionati interventi hanno evidenziato il contrasto con la vocazione turistica dell’area, i dubbi degli agricoltori biologici, (ricordiamo che nell’ambito del bando europeo “Europe for Citizens” il Comune di San Leo ha vinto una selezione internazionale come capofila di un progetto incentrato sull’agricoltura biologica. Partners nell’iniziativa sono piccole realtà di Spagna, Francia, Germania, Austria e Lettonia (http://www.san-leo.it/eventi/san-leo/2013/san-leo-capofila-di-un-progetto-europeo-sul-biologico.html)), la preoccupazione per la viabilità, un numero imprecisato di camion percorrerà la strada leontina creando problemi di inquinamento e di traffico sulla piccola strada provinciale; il movimento di camion interesserà inoltre anche la provinciale santarcangiolese già al centro di polemiche e discussioni per il forte traffico che deve sopportare), il disappunto dei cittadini per non essere stati messi al corrente del progetto se non a procedimento autorizzativo già avviato.
Sul fronte del turismo si teme per il danno di immagine che può derivare dalla realizzazione dell’impianto, oltre al timore di perdere la Bandiera Arancione di cui si fregia San Leo, per l’impatto sulla visuale, in quanto la discarica sarà ben visibile dai turisti che salgono al centro storico e dalla fortezza, e per l’incremento di traffico pesante sulle strade percorse dai turisti stessi.
Nel corso dell’incontro è inoltre emerso che la Cabe ha optato per la collocazione dell’impianto nel Comune di San Leo in quanto “unico Comune ad aver dimostrato una preliminare disponibilità ad assumersi questo ruolo a beneficio del contesto provinciale” (elaborato VIA–R1)
Nei giorni scorsi il comitato ha chiesto e ottenuto in tempi celerissimi un incontro con il Presidente dell’Unione dei Comuni Valmarecchia, Marcello Fattori, per chiedere come mai neanche da parte dell’Unione c’è stata informazione circa il progetto della discarica e quale fosse la loro posizione in merito.
Il presidente ci ha informati che la Giunta dell’Unione dei Comuni aveva appena appreso del progetto della Cabe Srl dai giornali e che non poteva quindi esprimere nessun parere a riguardo.
Oggi siamo qui a chiederci:
– Il Comune di San Leo ha davvero dimostrato una preliminare disponibilità ad ospitare la discarica?
-come è possibile che, considerata la rilevanza del progetto anche per tutti i comuni limitrofi, se non altro in termini di impatto sulla viabilità e di inquinamento atmosferico, non siano stati informati, anche solo a titolo di cortesia, il nuovo ente e il suo presidente?
-di che unione stiamo parlando se i comuni che ne fanno parte non vengono coinvolti e consultati nemmeno a fronte di progetti di questa portata?
Il Comitato chiederà formalmente un incontro al sindaco di San Leo per comprendere quale sia la posizione della amministrazione comunale.