
(ANSA) – BOLOGNA, 08 NOV – “Sappiamo leggere i trucchetti
della politica, e l’emergere del nome di De Maria ci fa capire
che si è tornati a pensare che l’elettorato sia una massa senza
forma e senza anima. Saremo entusiasti se si aprirà un percorso
che porta a primarie di coalizione. Ma non aprite la porta ai
fantasmi del palcoscenico. Altrimenti se ne chiuderanno molte
altre”. E’ l’appello dei promotori delle Sardine che,
nell’animarsi del dibattito sulle prossime comunali di Bologna,
intervengono con un articolo pubblicato su ‘Cantiere Bologna’.
Nei giorni scorsi, infatti, nell’impossibilità di trovare un
nome che metta d’accordo tutti dentro il Pd, è emersa l’ipotesi
della candidatura del deputato Andrea De Maria. Le primarie,
nelle forme che saranno rese possibili dall’emergenza sanitaria,
sono invocate soprattutto dall’assessore uscente Matteo Lepore e
invise alla dirigenza locale del Pd, che preferirebbe una
decisione fatta con consultazioni interne.
“Oggi ci sentiamo presi in giro di fronte alle modalità con
cui, alcuni, vorrebbero determinare il futuro della nostra
città. Con l’aggravante di essere proprio in quella città che
più da vicino avrebbe dovuto comprendere il segnale implicito
lanciato dalle sardine. Dodici mesi fa abbiamo smesso di essere
spettatori. Non pretendiamo caviale e champagne, né vogliamo la
Luna, semplicemente non possiamo più farci andare bene tutto.
Per questo lo diciamo ora prima che i giochi siano chiusi”.
(ANSA).
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