In riferimento all’articolo pubblicato da Tribuna il 24 agosto 2010 dal titolo :”FINPROJECT E PRADOFIN UNA PATATA BOLLENTE PER LE ISTITUZIONI E LA TENUTA DEL GOVERNO” é doveroso da parte nostra precisare quanto segue:
“E’ davvero increscioso dover accertare come alcuni colleghi giornalisti (*), sappiano manipolare le notizie in modo artificioso mancando di utilizzare l’unica arma in loro possesso che è quella della verifica della notizia stessa. Se gli estensori dell’articolo avessero contattato la fonte che ha emesso il comunicato (Banca Centrale) non sarebbero caduti nel gravissimo errore di prendere lucciole per lanterne. (Il 9 agosto infatti non c’è stata alcuna sospensione che ci riguardasse).
Il loro operare superficiale ha creato un nuovo e vieppiù grave danno all’immagine delle società in questione. Per quanto ci riguarda, ci riserviamo di tutelarci nelle sedi competenti, di fronte ad atti e scritti che tendono a screditare ulteriormente un’imprenditoria dimostratasi professionale e sana.
Il tutto farcito da considerazioni e teoremi assurdi, privi di fondamento e soprattutto mai provati o supportati dagli organi di vigilanza.
Il Comunicato di Banca Centrale, non si riferiva alle società indicate colpevolmente dal giornale Tribuna (Fin Project e Prado-Fin), ma ad altri soggetti che nulla hanno a che vedere con le due società citate. Questa confusione, volutamente utilizzata dal giornale Tribuna contro la società scrivente, oltre a ledere l’immagine della nostra società crea ulteriore confusione nel comparto economico finanziario del Paese, lede gravemente il lavoro di dipendenti e professionisti che si adoperano per rendere la trasparenza e la verità unico obiettivo di un’economia sana.
In merito alle fantasiose ricostruzioni di cui ai punti 1, 2 e 3 tutte forvianti e dettate da un astio per noi incomprensibile, precisiamo:
1) Sul caso Ghiotto, è stata la nostra società a contattare tempestivamente gli organi di vigilanza (AIF), illustrando loro tutta la pratica ed il nostro operato: gli stessi ci hanno riferito di non avere ricevuto nessuna richiesta d’informazioni da parte delle autorità italiane.
2) Per quanto riguarda la società Matrix, detenevamo una irrilevante partecipazione societaria di natura squisitamente fiduciaria.
3) Riguardo al punto 3 citato dal giornale, ci vede assolutamente estranei nel settore dell’interscambio commerciale con l’Italia, poichè il nostro operare è di natura completamente diversa. Quindi si tratta di elucubrazioni artate ed inverosimili”.
Fin Project Sa
Il Presidente
Rag. Roberto Gabellini (*)giornalista