Sull’odierna seduta del Congresso di Stato hanno riferito oggi i Segretari di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni, e all’Industria, Marco Arzilli.
Quest’ultimo ha presentato ai colleghi di Governo i risultati dell’operato dell’Ufficio di Controllo delle Attività Economiche e dell’Ufficio Centrale di Collegamento, istituiti con Legge del 2008 ed entrati in attività lo scorso anno. 156 i controlli effettuati dal primo su società e attività economiche sammarinesi e 60 le collaborazioni prestate a livello internazionale, prevalentemente all’Italia, dal secondo al fine di smascherare e reprimere le frodi carosello ed ogni altro illecito fiscale.
Nella seduta odierna l’Esecutivo ha conseguentemente revocato altre 6 società, in prevalenza del settore elettronico ed alimentare, che si aggiungono alle 6 revocate nel 2009.
Il Governo, hanno sostenuto Arzilli e la Mularoni, ha da subito messo in atto un’azione forte per favorire il varo del nuovo progetto economico che presuppone la ferma lotta agli illeciti, che peraltro non recano alcun vantaggio al Paese perché non portano introiti fiscali rilevanti o assunzione di manodopera ma solo danno alla sua immagine. Nel contempo, si stanno invece introducendo misure atte a favorire l’insediamento e la permanenza in Repubblica di attività economiche sane.
I dati, proseguono i Rappresentanti dell’Esecutivo, dimostrano che il fenomeno è in via di ridimensionamento ma il Governo non abbasserà la guardia e proseguirà sulla strada dell’internazionalizzazione e del contrasto a chi arreca solo danni all’economia e all’immagine del Paese.
Mentre si attende l’esito della riunione di oggi a Roma fra le delegazioni italiana e sammarinese, il Segretario di Stato Antonella Mularoni, risponde alle illazioni apparse su alcuni giornali circa l’assenza dei politici, precisando che la riunione è a carattere tecnico e che quindi non prevede la presenza né dei Ministri italiani né di quelli sammarinesi.
Sulle voci di rimpasto dell’esecutivo la Mularoni è molto chiara: sarà il Patto, in settimana, ad assumere le decisioni sulle questioni politiche all’esame della maggioranza.
Il Segretario agli Esteri conclude con una annotazione personale: l’impegno di reggere la Segreteria degli Esteri le è stato chiesto dal Patto e, qualora venisse meno la fiducia nei suoi confronti, non avrebbe alcuna esitazione a farsi da parte, come già dichiarato al Patto stesso la scorsa settimana.
