Siamo all’epilogo. Si, no, forse, quello che oramai i sammarinesi pensano è abbastanza trasparente, quasi già vissuto, insomma è inutile continuare ad andare a Roma con la solita processione e i soliti personaggi, forse sarebbe meglio un pellegrinaggio a Lourdes. L’intercessione del Madonna e dei Pastorelli forse ci aiuterebbe di più. E’ necessario prendere il cuore in mano , avere coraggio, finirla con i personalismi, e “accantonare” le persone che nel governo non hanno più niente da dire , anzi “hanno detto e fatto troppo”, hanno infilato la Repubblica in un vicolo cieco , e da qui bisogna forzatamente uscire. Coraggio , forza , si “esoneri” con convinzione per il bene del paese, e per il futuro della nostra esistenza statuale , chi è ritornato con il passato “pesante” , sul groppone di una maggioranza politica che che sembra non essere più tale. Il paese, la sua gente chiede la salvaguardia della nostra sovranità, chiede di difendere strenuamente ciò che si è costruito con secoli di storia. IL PAESE , I SAMMARINESI hanno la gente capace , ci sono giovani che rappresentano SAN MARINO nel mondo , ci sono professionisti seri e capaci che hanno acquisito esprienza in vari settori economici , ci sono persino politici che hanno vissuto una vita dentro il lavoro delle loro aziende persino artigianali . Vi sono competenze diffuse fuori dalla politica nel mondo del sociale, delle professioni, dell’imprenditoria vera, che si possono , anzi devono, assumersi le rsponsabilità di trainare il paese fuori dalle sabbie mobili, fuori dall’inferno in cui la classe politica dei personalismi e degli interessi particolari la cacciato. Su allora , con il cuore in mano, con coraggio , tornare “a ridare le carte” di una partita che non è finita , ma che se continua così la perde il paese intero, la perdono i sammarinesi per bene, la perdono i nostri figli , finiamola con le “notti dei lunghi coltelli” , chi si deve mettere da parte si metta da parte, e si riparta con nuovo slancio
GIORGIO FELICI