CON LO SPOT LA SINISTRA LA FA …LUNGA! … di Paolo Forcellini

Il finimondo che si è scatenato sulle reti social coinvolge anche i partiti e loro simpatizzanti, in particolare quelli della sinistra.

Per il centro-destra solo la premier Meloni ha espresso un giudizio positivo riconoscendo che lo spot, con protagonista una figlia di genitori separati è “bello e toccante”.

Nella sinistra, sempre al corto di argomenti politici, si sono susseguiti pareri e giudizi da parte quasi tutti gli esponenti, molti dei quali cadendo nel ridicolo e fornendo un assist agli avversari e in particolar modo alla Esselunga e alla sua catena di supermercati.

Le opposizioni e i loro leder si sono gettati come lupi affamati sullo spot dove si vede una bambina che al supermercato chiede alla mamma di comprargli una pesca che poi nasconde nello zainetto e offrirla poi  al papà dicendo che la manda la mamma, con forse la speranza che quel semplice gesto potesse farli riappacificare.

Uno spot che ha scatenato il tam tam sui social network a portare molte prese di posizione politiche, molte delle quali isteriche e frutto di tare ideologiche che stanno ridicolizzando un’intera area politica. Uno spot decisamente toccante che qualora non fosse entrato sotto le grinfie della politica, per i più sarebbe passato inosservato mentre invece sul quale piovono le reazioni di chi solleva dubbi sul messaggio che vuole dare.

Fra i tanti è intervenuto anche lo “smacchia leopardi” :”Mi sembra davvero sbagliato, in questo e in altri casi, mettere in mezzo la sofferenza dei bambini su temi delicati per scopi commerciali”.

Chissà forse non ricorda i bambini di Bibbiano? A una certa età può succedere! Ha fatto sentire la sua voce anche il capo assoluto della Sinistra Italiana: che critica aspramente il Presidente del Consiglio perché “commenta lo spot di una nota catena di supermercati, ma che non dice nemmeno una parola sul carrello della spesa di milioni italiani, separati e non. Per loro anche una pesca rischia di diventare un lusso.

L’Italia attende risposte” Boh! Vallo a capire! Fra i tanti, il segretario di Azione si è dimostrato più pacato e più sensato politicamente: dopo avere ricordato altri problemi come quello della sanità e che “non c’è lo spot come priorità, ma ci sono le liste d’attesa”, chiosa: “Siamo un branco di decerebrati, meritiamo l’estinzione” Forse non ha tutti i torti.

Ma l’estinzione è già in atto e non serve un meteorite come per i dinosauri, la sinistra ci pensa da sola a autodistruggersi.

E la Schlein? Da lei silenzio assoluto…dice di non aver visto lo spot pubblicitario, che passerà alla storia come lo spot della bambina e la pesca!

(LO STRADONE)

 

Lo spot dell’Esselunga di cui tutti parlano

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