Con The Crown 5 negli anni ’90, parla il nuovo cast

 “Le persone che hanno fatto la fila al funerale della regina Elisabetta II hanno sentito un enorme rispetto per qualcuno che aveva mantenuto la propria promessa per 70 anni. Ho sentito come ammiravano questa donna. Stavamo tutti celebrando una persona che, con il suo volto, ha fatto per tutta la vita il proprio lavoro, non qualcosa al di fuori”.
    Imelda Staunton è la terza e ultima attrice che interpreta la regina Elisabetta II, subentrando a coloro che si erano calate nel ruolo nelle precedenti stagioni, Claire Foy e Olivia Colman, in The Crown 5. Dopo due anni di lavorazione, Netflix rilascia dal 9 novembre, 10 puntate tutte insieme, la quinta stagione dell’acclamata e pluripremiata serie firmata da Peter Morgan, dedicata alla regina Elisabetta e alla casa reale Windsor. Una stagione che giunge a poche settimane dalla morte della sovrana (lo scorso 8 settembre) e a un anno dalla scomparsa del principe Filippo.
    Staunton vanta un curriculum di rispetto tra teatro e cinema e porta la sua cifra personale, gli occhi azzurri, una statura minuta ma autorevole e una vaga somiglianza: “In un certo senso – racconta nel corso di un junket internazionale con tutto il cast da Londra – mi sento fortunata a guardare le vite dei componenti della famiglia reale in un periodo così difficile”.
    Il castello di Windsor in fiamme, la famiglia reale attraversata dagli scandali, la fine del matrimonio di tre figli: Andrew e Sarah Ferguson, Anna e il capitano Phillips, ma soprattutto Carlo e Diana. Il 1992 fu quello che venne definito, anche dalla regina Elisabetta, l’”annus horribilis” per la famiglia reale.
    “Questo è un dramma – sottolinea – Peter Morgan scrive grandi drammi (suo anche il film The Queen) e si basa su persone reali, ma dà loro cuore, cervello. Siamo stati fortunati a fare questo viaggio”.
    Nel cast nuovi volti. A cominciare dal principe Filippo, uno straordinario Jonathan Pryce, che fa notare: “Lavorare su questa stagione è stato un grande promemoria di ciò che è successo negli anni ’90. Osservare il principe Filippo mi ha reso molto più consapevole del tipo di uomo che era. Ha passato la maggior parte della sua vita a essere dipinto dalla stampa come un uomo scontroso, che continuava a dire cose sbagliate fuori luogo.
    Trovarne al contrario tante in più sull’uomo dietro a tutto questo ha cambiato la mia visione di lui”.
    Tuttavia la questione più delicata per Sua Maestà sarà la fine di un altro matrimonio: quello tra Carlo e Diana. Dominic West ricopre il ruolo di Carlo che, dice, “è una delle persone più raccontate. La stagione si concentra su un momento in cui ha divorziato e c’erano sempre due fazioni, pro e contro.
    Ovviamente amo interpretare Carlo (diventato, alla morte della regina, re Carlo come regina è diventata sua moglie Camilla), inevitabilmente ti schieri dalla parte del tuo personaggio o almeno gli dai il beneficio del dubbio. Spero che questo accada anche agli spettatori. Carlo non si avvicina agli altri, sono gli altri che devono farlo per etichetta. È stato difficile per me perché sono una persona più estroversa”.
    Detto ciò, la quinta stagione fa un ritratto spesso devastante dei Windsor, una famiglia in cui quasi nessuno ha un matrimonio felice, le forze politiche non capiscono gli sprechi o le tradizioni del casato e trovano difficile interpretare le lotte interne e il composto distacco mantenuto in situazioni di grande emergenza. E’ lo spinosissimo terreno su cui è costretta a muoversi anche Diana, interpretata da Elizabeth Debicki (sorprendente la somiglianza nei modi e nell’apparenza con la principessa del Galles): una donna sempre più sola, pronta a raccontare al giornalista-biografo Andrew Morton tutte le sue pene. “Interpretare Lady Diana è stata una sfida enorme – ammette Debicki – un processo interessante. Mi ci è voluto del tempo per capire che tu porti la tua interpretazione, ma poi gli spettatori arrivano con un tale attaccamento a questi personaggi. È un processo bellissimo, impegnativo e gratificante. Penso che sia, in un certo senso, come essere sotto le onde e penso che stiamo ancora nuotando. Amo i miei figli nello show. Siamo stati incredibilmente fortunati con il casting dei ragazzi che interpretano William (è Senan West, il figlio di Dominic) e Harry, sono debuttanti. Rappresentano una parte importante della storia. Il linguaggio fisico in particolare era affascinante per me”.
    La nuova stagione racconterà le vicende che vanno dal 1991 alla prima parte del 1997, lasciando fuori, per la sesta e ultima puntata, il momento veramente più drammatico del Regno: la morte di Diana. I critici si sono divisi, con Variety che definisce The Crown 5 la stagione più debole, mentre Hollywood Reporter parla di freschezza intellettuale. Nella quinta stagione un sondaggio rivela che il popolo inglese avrebbe preferito che il principe di Galles prendesse il posto della madre, sedendosi lui sul trono. Dice Lee Miller (John Major): “Ho letto molto e ho guardato Major, ma il bello è che sono cresciuto in una famiglia di estrema sinistra. Ha avuto un sacco di critiche. Più lo conoscevo e più trovavo somiglianze con lui. È stato molto frainteso ed è una persona che rispetto”. Il cast include Lesley Manville (Principessa Margaret), Claudia Harrison (Principessa Anne) e Olivia Williams (Camilla Parker Bowles). Salim Daw interpreta Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla interpreta Dodi Fayed.
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte