Mentre il mondo osserva con trepidazione l’evolversi del Conclave per l’elezione del nuovo Papa, una piccola località dell’India è diventata, inaspettatamente, uno dei simboli più curiosi e significativi di questa storica fase della Chiesa: si tratta di Aldona, villaggio di appena 8.000 abitanti nello stato di Goa, che vanta tra i cardinali elettori ben due rappresentanti legati al territorio.
Si tratta di Filipe Neri Ferrão, attuale arcivescovo di Goa, nato proprio ad Aldona nel 1953, e di Joseph Coutts, cardinale pachistano ed ex arcivescovo di Karachi, il cui padre era originario della stessa cittadina indiana. Due figure con un percorso ecclesiastico distinto, ma radici comuni che fanno di Aldona un piccolo “epicentro” spirituale nel cuore del Conclave.
La coincidenza assume un valore ancora più forte alla luce delle tensioni geopolitiche in corso tra India e Pakistan: la notizia dei due cardinali “cugini di patria” ha suscitato emozione, diventando anche un segno di speranza e di dialogo in un momento in cui i rapporti tra i due Paesi sono tornati ad essere critici dopo gli ultimi attacchi terroristici e le operazioni militari.
Goa, con la sua forte impronta cattolica, ha da sempre offerto figure di spicco alla Chiesa: si contano almeno 60 prelati provenienti da questa regione, attivi in India, Pakistan e anche in missione all’estero. Ma Aldona si distingue: oltre a Ferrão e Coutts, la cittadina è anche terra natale o d’origine di altri quattro alti prelati, tra cui monsignor Evarist Pinto, arcivescovo emerito di Karachi, e monsignor Anil Couto, attuale arcivescovo di New Delhi e cugino del cardinale Joseph Coutts.
Il conclave prosegue
Intanto, nella Cappella Sistina, la seconda giornata del Conclave è entrata nel vivo: previste quattro votazioni (due al mattino e due al pomeriggio), con le relative fumate attese intorno alle 10:30 e alle 17:30. Dopo la fumata nera di ieri, l’attesa si concentra sulla possibilità che già oggi possa emergere il nome del successore di Papa Francesco.