Sette anni di reclusione, oltre a 16 mila euro di multa, a Gaetano Borghesi Manzoni, titolare dell’armeria G.M.B. di San Marino, che è stata chiusa. E’ la decisione del tribunale di Trani giunta dopo un lungo processo che aveva al centro l’introduzione illegale in Italia di più di 200 armi da fuoco.
Tutto era partito da un’indagine della Gendarmeria nei primi mesi del 2011, condotta dall’allora Comandante Achille Zecchini, il quale, in prima persona, si era accorto della falsità di alcuni porto d’armi, inoltrati dall’armeria per ottenere il nulla osta alla vendita di armi da fuoco, a svariati acquirenti residenti in Puglia» 247 tra fucili, pistole e revolver erano stati ritrovati dalla Squadra Mobile di Bari, in un casolare tra le campagne di Andria e Castel del Monte, insieme silenziatori e munizioni di ogni genere. Arsenale probabilmente pronto a scopi illeciti, considerato che molte pistole avevano matricole abrase.
Nell’inchiesta era finito suo malgrado anche Stefano Suzzi, riminese di anni 34,commesso nel negozio ( difeso da Mattia Lancini e Monica Rossi del foro di Rimini). L’uomo è stato assolto con formula piena da tutte le accuse: incubo finito. Il Resto del Carlino