Condannato e subito liberato: migrante pesta l’autista e accoltella un militare

Il 28enne del Burkina Faso processato per direttissima il 28 giugno per lesioni, aveva patteggiato una pena di nove mesi.

Un immigrato, con regolare permesso di soggiorno, ha aggredito l’autista di un autobus del trasporto pubblico e ha accoltellato un carabiniere intervenuto per sedare la rissa.

La violenza si è verificata a Pordenone, dove l’uomo originario del Burkina Faso – già noto alle forze dell’ordine – è stato poi messo in manette dagli uomini dell’Arma, accorsi a soccorrere il collega.

Noto perché, come si apprende, poco più di un mese fa, l’extracomunitario era già stato fermato e processato, con rito direttissimo, per gli stessi reati commessi in questo episodio. E lui aveva patteggiato una condanna a 9 mesi, venendo però subito liberato.

Il 28enne africano è stato allora riarrestato con l’accusa di lesioni aggravate, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il tutto si è verificato a bordo del mezzo pubblico, dove l’uomo – come rende noto il Messaggero Veneto di Pordenone – ha iniziato dal nulla a prendere a calci e pugni la corriera stessa, venendo richiamato dall’autista, che si è trovato così costretto a fronteggiare una situazione di pericolo, l’ennesima in Italia per la categoria degli autisti e dei controllori, di bus e treni, quasi quotidianamente presi di mira da soggetti violenti e malinenzionati.

Il commento di Salvini

La vicenda è stata commentata anche dal leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini, che sui suoi canali social ha scritto: “Un 28enne del Burkina Faso, titolare di carta di soggiorno e con precedenti per oltraggio e resistenza, picchia un autista e accoltella un Carabiniere. Ma per qualche buonista questo sarà senz’altro un reato lieve…#tolleranzazero”.