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  • Confagricoltura Bologna: “Dopo le promesse, aspettiamo azioni concrete da parte delle Istituzioni a sostegno del nostro settore. I presunti favori del Parlamento Europeo per le ONG ecologiste un grave colpo sotto ogni punto di vista”

    Il 2025 si apre con molte incertezze per il settore agricolo bolognese e italiano. Nonostante le rassicurazioni ricevute dalle istituzioni sul ruolo chiave che l’agricoltura dovrebbe ricoprire, mancano ancora azioni concrete per supportare gli imprenditori agricoli, sempre più in difficoltà nel pianificare le proprie attività.
    “A oggi, la sostenibilità agricola sembra dipendere esclusivamente da quella ambientale”, afferma Davide Venturi, presidente di Confagricoltura Bologna, durante l’Assemblea Invernale tenutasi presso l’Hotel Savoia Regency di Bologna. “Questa visione unilaterale crea ostacoli enormi per le imprese agricole, che devono far fronte a obblighi sempre più stringenti senza adeguati strumenti di sostegno.”
    Le preoccupazioni non si fermano a livello locale. Venturi richiama l’attenzione sul ruolo dell’Unione Europea, citando le recenti rivelazioni del giornale olandese De Telegraaf, secondo cui la Commissione UE avrebbe finanziato ONG ecologiste per influenzare le decisioni parlamentari a favore del Green Deal. “Se confermate, queste notizie rischiano di minare ulteriormente la fiducia nelle istituzioni europee, che dovrebbero garantire trasparenza e non indirizzare specifiche posizioni politiche. Le decisioni europee influiscono profondamente sulla competitività delle nostre aziende e sul futuro dell’agricoltura locale.”
    Come sottolinea Venturi, il ruolo degli agricoltori è cruciale: garantire l’approvvigionamento alimentare e mantenere standard di qualità per i consumatori. Tuttavia, per svolgere questa funzione essenziale, gli imprenditori agricoli chiedono il supporto concreto delle istituzioni.
    “Il nostro compito è produrre cibo e mantenere la competitività delle imprese agricole, ma per farlo abbiamo bisogno di politiche che rendano sostenibile il nostro lavoro. Fino a oggi, abbiamo ricevuto solo promesse, ma è il momento di passare ai fatti”, continua Venturi. Tra le priorità indicate ci sono la prevenzione idrogeologica del territorio e una semplificazione della burocrazia, considerata uno dei principali ostacoli per il settore.
    Confagricoltura Bologna ribadisce che le politiche ambientali e quelle agricole non possono essere in contrasto tra loro, ma devono integrarsi per garantire una sostenibilità a lungo termine. “Chiediamo alle istituzioni di mettere il mondo agricolo nelle condizioni di lavorare al meglio, puntando su una sostenibilità che non penalizzi la produzione e che tuteli anche la competitività delle nostre aziende” conclude Venturi.
    Daniele Mattioli
    Ufficio Stampa Confagricoltura Bologna