
E venne il giorno della finale. A Tirana, la Roma torna a giocarsi un trofeo internazionale a distanza di 31 anni, contro gli olandesi del Feyenoord: in Albania, domani alle 21, va in scena la finale della prima edizione della Conference League, competizione introdotta quest’anno dalla Uefa.
“Quella di venerdì a Torino era una finale ma non la storia: quella di domani è già storia, perché siamo arrivati fin qui. Ora finiamo di scrivere la storia, una finale bisogna fare di tutto per vincerla”: lo dice Josè Mourinho, nella conferenza di vigilia della finale di Conference League. Il tecnico giallorosso ha confermato l’ottimismo per l’impiego di Mkhitaryan, e ha parlato della sede di Tirana. “C’è una simpatia per la Roma, se vince c’è un albanese, Kumbulla, che alza la Coppa. Lo stadio è molto bello, peccato che non possa contenere la gioia di tutti i tifosi”.
“Non so cosa fara’ il Feyenoord, alle volte giocano in maniera diversa dal loro solito. Ma so come vogliamo giocare noi”. Cosi’ Mourinho inquadra la finale di Conference League. “Loro hanno avuto piu’ tempo per prepararla – ha aggiunto a Sky, da Tirana – La tensione e’ forte, anche la mia, ma dobbiamo prepararla come tutte le altre partite”. Buoni segnali per Mkhitaryan. “E’ in forma fisica per dare una mano alla squadra: ieri si e’ allenato e ha fatto buoni test, oggi si e’ unito al resto della squadra”.
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