Abbiamo sentito che dopo nel congresso tra i punti della mozione conclusiva si è parlato anche di questione morale, esordisce così Federico Pedini Amati, consigliere ex socialista del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.
Il problema, secondo Pedini, è che non si capisce come si faccia a parlare proprio di questione morale da parte del segretario che si è dimesso, quello che era tra i protagonisti di un famoso video comparso sui mezzi di comunicazione. Difficilmente si può pensare che possa essere credibile chi in una mozione conclusiva abbia inserito la questione morale tra i primi posti eppoi il comportamento nei fatti è avvenuto in un’altra maniera. E’ stato citato anche un codice etico che puntualmente alcuni componenti non hanno rispettato nei fatti. Non basta enunciarli se poi non li si adotta, dice Pedini. Quando si è dimesso nessuno gli ha chiesto le dimissioni: lo ha fatto spontaneamente. Il PS è dovuto andare ad un congresso per sostituire proprio lui il segretario Celli e dal momento in cui tu ti dimetti risulta incredibile che si riproponga la stessa persona dimissionaria quale nuovo segretario per rilanciare un partito.
Non si sono mai voluti affrontare nel partito le questioni inerente i finanziamenti, i conti e le cifre degli stipendi. Sono anni che vogliamo affrontarli. Ci sono state molte spese che noi abbiamo sollevato essere di dubbia natura e che non ci sono mai state spiegate. Nasce il movimento Liberamente San Marino perché il Partito socialista non si è mai voluto confrontare con diversi argomenti, tra cui quelli da noi sollevati. Mai si sono voluti confrontare con noi. Lo dimostra il fatto che a noi non è arrivata nessuna telefonata in cui si dicesse di incontrarci per capire la strada da tracciare!
In ogni caso -dice Pedini Amati – abbiamo sollevato alcune questioni di natura prettamente politica come la preferenza unica e il finanziamento ai partiti, temi che per il partito socialista sono tabù come per la questione morale. Da domani mattina non intenderemo più fare nessuna polemica con il PS, perché non è interesse del movimento neonato farla. Avete fatto bene ci dicono in molti, anche gli stessi aderenti, perché il Ps ha perso la leadership dell’opposizione, in quanto più interessati ad un mondo affaristico che al bene del paese.
Abbiamo preso una direzione importante e che vogliamo portare avanti assieme a tutta la cittadinanza, quella di confronto con i cittadini. Questa sarà l’impostazione che vorremo intraprendere.
In ultimo vorrei dire che ho consegnato le mie dimissioni, nelle mani della Reggenza, lunedì 9 marzo e lo stesso giorno ho mandato la lettera di dimissioni in raccomandata al partito adducendo le motivazioni di questa scelta.
Dal prossimo consiglio – chiosa Pedini – sarò un consigliere indipendente d’opposizione, che non è di poco conto oggi. Perché il Partito Socialista si è rivelato nei fatti un partito socialista da sempre ha voluto fare da stampella di bene comune ed adesso si sta prestando, in questo ultimo periodo, a riesumare un governo morto che senza l’aiuto del partito socialista avrebbe dovuto riconoscere il proprio fallimento.