Conflitto in Ucraina, bozza di pace Usa: elezioni dopo la firma, ma resta il nodo della centrale nucleare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto il punto sullo stato delle trattative diplomatiche, confermando il mantenimento di un dialogo costante con l’amministrazione statunitense per giungere a una risoluzione del conflitto. Al centro dell’attenzione vi è una bozza di accordo strutturata in venti punti, emersa a seguito dei recenti colloqui tenutisi a Miami tra le delegazioni di Washington e Kiev. La leadership ucraina è ora in attesa di conoscere la risposta ufficiale di Mosca all’ultima versione del documento.

Il piano elaborato prevede una precisa scansione temporale per il riassetto politico: l’Ucraina dovrà organizzare le elezioni presidenziali nel più breve tempo possibile subito dopo la firma dell’intesa per la cessazione delle ostilità. Un aspetto cruciale riguarda il posizionamento internazionale di Kiev: la proposta attuale non impone alcuna rinuncia formale all’ingresso nella NATO, né richiede modifiche alla Costituzione ucraina per inserire clausole di neutralità, rimettendo ogni decisione futura alle procedure dell’Alleanza Atlantica.

Sul versante militare e territoriale, la bozza suggerisce il congelamento del fronte lungo le attuali linee di contatto, riconoscendo la situazione come dispiegamento di fatto delle truppe. È prevista inoltre l’istituzione di gruppi di lavoro per definire il ridispiegamento delle forze, la creazione di zone demilitarizzate e l’individuazione di eventuali zone economiche speciali. Tuttavia, non mancano le divergenze: la proposta americana di una gestione congiunta della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte di Ucraina, Stati Uniti e Russia è stata giudicata da Kiev irrealistica e non appropriata. Anche sul destino dei territori di Donetsk non sembra esserci ancora una visione comune.

Dal versante russo giungono comunque segnali di cauto ottimismo. Il viceministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, ha osservato come le posizioni di Mosca e Washington sulla cornice generale per la risoluzione della crisi siano significativamente vicine. Ryabkov ha parlato di un passo avanti rilevante rispetto al passato, pur precisando che non ci si deve attendere la firma immediata di un accordo definitivo.