di Chaffè Scorretto
Momento politico stranissimo a San Marino.
- La politica non esiste più o quasi. Per corridoi, sale, saloni e salette, ristoranti e trattorie, si aggirano nanetti le cui ombre si allungano solo verso sera, quando cala il sole. Privi di esperienza, di memoria storica, catapultati in realtà a loro sconosciute, incapaci di trovare il bandolo della matassa, sempre più invischiati nel nulla che, purtroppo, sta travolgendo anche l’intero Paese.
- L’assenza di politica lascia spazi che stanno occupando altri soggetti, più di uno, che nessuno sa se essere liberi o vincolati ai così detti poteri forti. Il sospetto però c’è!
- Apparentemente si stanno profilando, in mezzo a mille variabili, due contenitori: uno riformista (si fa per dire) e uno conservatore (si fa sempre per dire). Quello riformista, tavolo compreso, vuole mettere all’opposizione la D.C.; quello conservatore vuole raccogliere le presumibili perdite elettorali del partitone per governare a guida Democristiana, nel segno della continuità.
- In realtà, in assenza della politica, assistiamo ad un braccio di ferro tra poteri forti, imprenditori, massoni più o meno regolari, affaristi di ogni risma, e altri, di cui ora è meglio non parlare, e forse con la benedizione di menti più raffinate e non indigene.
- In mezzo gli utili idioti, tipici di ogni stagione. I nanetti di cui sopra che, sprovveduti come sono, credono di essere dei veri capitani di ventura e combattono, anche in buona fede, la loro battaglia contro i mulini a vento, controllati e pilotati da lontano, strumenti inconsapevoli nelle mani dei burattinai. Tanto inconsapevoli da partecipare con entusiasmo alle fasi preparatorie sia del tavolo riformista che del più recente contenitore Mularon-Rossi-Bertiano, con imbarazzante leggerezza, convinti anche di essere furbi.
- Al Paese nessuno pare più essere interessato. Ai contenuti nessuno più presta attenzione. Si parla di tutto, di accoglienza di emigrati, di unioni civili, di autovelox sulla piana di Serravalle, per carità, tutte cose importanti, ma nessuno pare essere interessato a proporre come fare entrare risorse finanziarie in questo Paese. Tutti sono protesi allo sforzo di individuare le prossime coalizioni per andare al Governo, ma nessuno dice per fare che cosa.
- Destra, sinistra, centro, sono parole ormai senza più significato. Nessuno ha più un nome ed un cognome e questo ingenera la confusione totale; una marmellata che porta quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del Popolo, a proporre al Popolo grandi ammucchiate. Tutti insieme appassionatamente. Nel nome dell’interesse del Paese, con una faccia tosta incredibile. Ma nel nome dell’interesse del Paese come faranno a stare insieme il diavolo e l’acqua santa? C’è solo una risposta: stanno insieme per interesse personale, e che gli interessi generali vadano a quel paese!
- Tutto ciò avviene tenendo conto dei vecchi numeri, quelli scaturiti dalle ultime elezioni. Ed è un grave errore, perché le prossime riserveranno grandi sorprese ai poveracci che oggi si prodigano per ingannare i sammarinesi in modo così evidente. I nodi stanno venendo tutti al pettine e la crisi economica contribuisce a rendere più evidente la realtà che non può più essere camuffata da un benessere che non c’è più, almeno per la maggioranza dei sammarinesi. Le prossime elezioni, che verranno dopo la tornata referendaria, sarà micidiale per i trasformisti, per gli opportunisti, per coloro i quali si camuffano da coraggiosi, da trasparenti, da giusti e invece sono solo dei falsi, mediocri e pavidi. Ne vedremo delle belle!
Chaffè Scorretto