Congo: 18 persone uccise in scontri etnici nell’ovest

Diciotto persone sono state uccise in scontri etnici nella parte occidentale della Repubblica democratica del Congo all’inizio di questo mese, secondo un rapporto del governo. Abitanti della provincia di Mai-Ndombe hanno raccontato di combattimenti tra il popolo Yaka e il popolo Teke per una disputa su tasse e terra.
    I membri dell’etnia Teke si considerano gli abitanti originari di villaggi sparsi per 200 chilometri lungo il fiume Congo. All’inizio di agosto si sono verificati scontri, nei quali si è fatto uso di coltelli, con l’etnia Yaka, stabilitasi in seguito nella città di Kwamouth, a circa 100 chilometri dalla capitale Kinshasa.
    La ministra della Cultura, Catherine Kathungu, ha precisato che “175 case sono state bruciate e un mitragliatore AK47 appartenente a un agente della polizia nazionale congolese è stata sequestrata agli aggressori di (etnia) Teke”, specificando che tra le nove vittime del popolo Yaka figurano anche il capo della comunità e sua moglie. Rita Bola, governatrice della provincia di Mai-Ndombe, ha detto che la città di Kwamouth è “adesso calma”. “L’esercito è ora dispiegato tutt’intorno per proteggere la popolazione”, ha aggiunto. 
   


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