Congresso Cgil, Landini:’Governo ritiri delega fiscale. A Cisl e Uil: mobiliamoci insieme’

Il  segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha aperto a Rimini il XIX Congresso nazionale del sindacato. “Come dice l’appello delle tantissime associazioni che hanno manifestato sabato scorso a Steccato di Cutro, bisogna ‘Fermare la strage, subito!”: il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, aprendo il XIX congresso nazionale propone di osservare un minuto di silenzio e di indossare “in segno di lutto, di fraternità e di lotta per tutti i giorni del nostro congresso la fascetta bianca. Quelle morti, quel naufragio a un passo dalla nostra costa, tanti bambini, e come sempre giovani donne e giovani uomini, non sono stati un incidente imprevedibile, ma l’ultima di una lunghissima serie di tragedie che si dovevano e potevano evitare”. 

“Noi rispettiamo l’esito del voto che affida alla destra il governo del Paese e rivendichiamo il diritto ad un confronto preventivo e vero sulle riforme. Ma questo non sta avvenendo: così non va bene e non intendiamo stare a guardare”. Lo dice il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al congresso. Dopo la manovra e “le vecchie ricette”, si sono svolti “alcuni incontri finti su sicurezza, pensioni e scuola lavoro, senza risultato. Nell’incontro di ieri” sul fisco “si è registrato l’ennesimo strappo con il mondo che rappresentiamo”, afferma Landini, sottolineando che il sindacato confederale “non è una lobby corporativa”. “Non siamo d’accordo né sulla riduzione delle aliquote perché va a favorire i redditi più alti, né sulla flat tax che è fuori dalla progressività prevista dalla Costituzione. Non è prevista la riduzione di 5 punti del cuneo per una vera crescita dei salari, né la restituzione del fiscal drag per la tutela dall’inflazione”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco del congresso, rimarcando “il giudizio negativo” e chiedendo che “il governo ritiri la delega fiscale per avviare un confronto di merito, perché non è più accettabile che le entrate fiscali si reggano di fatto sul lavoro dipendente e pensionati”.

Il segretario generale Cgil ha poi rivolto un appello a Cisl e Uil.  “Caro Luigi e caro Pierpaolo, è il momento di mobilitarci. Facciamolo insieme. Organizziamo nei prossimi giorni una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio per sostenere le nostre proposte su fisco, sanità, previdenza, salario, politiche industriali e ambientali, superamento della precarietà, coinvolgendo categorie e strutture e decidiamo insieme un programma di iniziative necessarie senza escludere nessuno strumento”  rivolgendosi ai leader di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, in platea. “Abbiamo invitato il governo a prendere la parola al congresso nella persona del presidente del Consiglio, i segretari delle forze politiche dell’opposizione e tante personalità e soggetti sociali che ringraziamo per aver accolto il nostro invito non per galateo istituzionale, ma perché è il momento delle risposte ai bisogni delle persone, che per vivere devono lavorare e perché rivendichiamo che le riforme devono essere condivise e fatte con il mondo del lavoro e non contro o sulle spalle del mondo del lavoro”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco del congresso, sottolineando che “noi non siamo un sindacato di opposizione o di governo. Noi siamo un sindacato di progetto come ci ha insegnato Trentin, autonomo, democratico, pluralista”, che “si confronta alla pari con qualsiasi soggetto organizzato” e che “basa programmi e azioni sui principi e sui valori dettati dalla Costituzione”. Questa lòa risposta indiretta  a Como che ha dichiarato: ‘Lasceremo la sala quando parla Meloni’

Il lavoro è strettamente legato alla causa della democrazia, alla pace, alla libertà delle persone e delle comunità. Potenziarne la dignità e radicarlo nel contesto di trasformazioni così veloci è attestazione di fedeltà alla Costituzione”. Lo scrive il capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio in occasione del XIX Congresso Nazionale della CGIL. “L’augurio è che abbiate a continuare a contribuirvi”, aggiunge. “Il sindacato, insieme alle altre espressioni dell’autonomia sociale, ha un ruolo autorevole nel concorrere a progettare e ad accompagnare il Paese alle innovazioni necessarie”, scrive ancora. “Desidero rivolgere – scrive il capo dello Stato – un saluto cordiale alle delegate e ai delegati riuniti a Rimini per celebrare il XIX congresso della Confederazione Generale Italiana del Lavoro. Sul lavoro si fonda la Repubblica. Il rilancio del lavoro, con la crescita dell’occupazione, in termini di opportunità diffuse e di valore sociale riconosciuto, è, giustamente, lo strumento per creare un futuro di equità, di giustizia, di sviluppo sostenibile. Serve una riflessione approfondita. Il confronto congressuale del vostro sindacato, con l’avvenuta larga partecipazione di base e delle categorie, sarà di ausilio per affrontare i mutamenti e i punti di crisi di fronte ai quali si trovano la società italiana ed europea, l’intero contesto globale, con le trasformazioni nelle strutture produttive, nell’equilibrio del welfare, per rendere effettivi i diritti e, dunque, la qualità stessa della vita di ogni persona. Il sindacato, insieme alle altre espressioni dell’autonomia sociale, ha un ruolo autorevole nel concorrere a progettare e ad accompagnare il Paese alle innovazioni necessarie. Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, nato da una svolta nelle politiche europee, a lungo sollecitata anche dalle organizzazioni sindacali, costituisce per la crescita un’occasione imperdibile, affidata ora alla responsabilità di tutte le parti, politiche, istituzionali, economiche, sociali. Occorrono partecipazione e unità nell’impegno. Partecipazione perché l’impegno di tutti è essenziale per la coesione. Una coesione centrata sui valori costituzionali, a partire da quello della pace, così pesantemente messo in discussione dalla aggressione della Federazione Russa alla libertà e indipendenza dell’Ucraina. Il sindacato dei lavoratori è presidio di questi valori. Le sue azioni, le sue lotte, hanno segnato il progresso dell’Italia sin dall’esordio agli albori del ‘900, caratterizzandosi per l’impegno contro ogni disuguaglianza, di genere, territoriale, generazionale, per la dignità di ogni lavoratore, per la giustizia sociale. Il lavoro è strettamente legato alla causa della democrazia, alla pace, alla libertà delle persone e delle comunità. Potenziarne la dignità e radicarlo nel contesto di trasformazioni così veloci è attestazione di fedeltà alla Costituzione. L’augurio è che abbiate a continuare a contribuirvi”.

“L’impegno di tutti è essenziale per la coesione. Una coesione centrata sui valori costituzionali, a partire da quello della pace, così pesantemente messo in discussione dalla aggressione della Federazione Russa alla libertà e indipendenza dell’Ucraina”.
   


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