Congresso Cgil, Schlein: ‘Battaglia per il salario minimo e legge di rappresentanza’

Oggi seconda giornata dei lavori del Congresso della Cgil a Rimini. 

“E’ un piacere essere al congresso nazionale della Cgil. Al centro il tema del lavoro, che è stato anche al centro del dibattito di ieri alla Camera, dove abbiamo voluto ricordare che questo è un Paese in cui il lavoro si è impoverito, reso sempre più frammentato e più precario. Noi ci batteremo per un salario minimo perché sotto una certa soglia davvero non si può parlare di lavoro perché è sfruttamento”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, arrivando al congresso della Cgil. “Ci batteremo perché ci sono più di tre milioni di lavoratori che sono poveri anche se lavorano, per questo mi sono sentita di porre il tema ieri all’attenzione del governo e della presidente Giorgia Meloni: non possiamo più accettare, tanto più in una situazione di alta inflazione e rischio di potere d’acquisto delle famiglie, salari così bassi e contratti così precari. Quindi – aggiunge – accanto al salario minimo la battaglia per la legge sulla rappresentanza che spazzi via i contatti pirata e quella per riuscire a limitare finalmente i contratti a termine che condannano alla precarietà moltissimi giovani e donne di questo Paese”. Alla domanda con chi fare questa battaglia, “abbiamo il piacere oggi di confrontarci. Il salario minimo è uno dei temi su cui tutte le opposizioni in Parlamento hanno presentato mozioni e proposte di legge. Quindi ne discuteremo a breve”, risponde. “C’è una battaglia su cui tutte le opposizioni hanno fatto proposte di legge o mozioni su cui spero e auspico che potremo trovare una direzione unitaria e io sono disponibile subito a ragionare di come cambiare la nostra proposta” per trovarla è quella sul salario minimo, per fissare, “accanto a un rafforzamento della contrattazione collettiva una soglia sotto quale si dice che non è lavoro ma sfruttamento”.  

“Mi interessa parlare di questioni che sono attinenti allo stato sociale, welfare, sanità, salario minimo, contrattazione collettiva, non siamo qua per nessuna foto di Vasto, non c’è nessuna alleanza, il Pd e il M5s sono una cosa, noi siamo una cosa diversa non perché mi stiano antipatici ma perché abbiamo idee diverse sul 90% dell’agenda politica”: così il leader del Terzo Polo Carlo Calenda arrivando al Palacongressi di Rimini per la tavola rotonda con Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni.

LA DIRETTA

“Mi aspetto che continui a fare quello che sta facendo. Meloni fa la destra, c’è bisogno che chi si oppone alla destra costruisca un’alternativa altrettanto chiara”, ha detto il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, arrivando al congresso della Cgil, rispondendo alla domanda sulla presenza della premier domani all’assise sindacale. E’ “scontata la costruzione di una alleanza larga. Se non c’è quella non si comincia neanche a giocare la partita, è una sorta di appello che faccio a cominciare subito”, aggiunge.

“Oggi stiamo parlando con le forze politiche che rappresentano l’opposizione – ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, nel corso dell’incontro con i leader dell’opposizione -. Dal nostro punto di vista in un momento in cui sta cambiando tutto, con una crisi di rappresentanza tra i cittadini e la politica, la domanda di fondo è vogliamo tornare a dare voce e rappresentanza al mondo del lavoro e quali riforme strutturali si vogliono fare per andare in questa direzione. “I salari sono poveri, c’è un livello di precarietà senza precedenti, un sistema fiscale che non regge. Sull’insieme di queste cose l’opposizione cosa vuol fare, è in grado di misurarsi in questa direzione e quale rapporto vuole avere con le organizzazioni sindacali?”, domanda.


Fonte originale: Leggi ora la fonte