Durante la seduta del Consiglio comunale del 30 luglio, il sindaco di Morciano di Romagna Giorgio Ciotti ha tenuto un intervento per fare il punto sul mandato amministrativo in corso e per rispondere pubblicamente alla richiesta di chiarimenti avanzata in merito alla posizione del vice sindaco Andrea Agostini. Il sindaco ha colto l’occasione per rilanciare il valore delle liste civiche e per tracciare un bilancio sintetico del triennio 2022-2025, con un aggiornamento dettagliato riguardante indicatori di performance, stato di avanzamento dei progetti e prospettive di sviluppo.
Nel suo intervento, Ciotti ha ribadito con forza la centralità del modello civico nel governo del territorio, definendo le liste civiche “uno strumento costituzionalmente legittimo di partecipazione democratica, capace di valorizzare le peculiarità dei territori e di rafforzare il principio di sussidiarietà orizzontale”. Ha sottolineato come il radicamento locale, l’autonomia dai partiti e la capacità di rispondere direttamente ai cittadini abbiano favorito un’amministrazione efficiente, trasparente e inclusiva. I numeri confermano questa impostazione: 8 obiettivi programmatici raggiunti su 10, 9,8 milioni di euro di investimenti attivati nel triennio, un indebitamento residuo pro capite sceso a 272 euro e tempi medi di pagamento ai fornitori fissati a 22 giorni. “Sono risultati che pongono Morciano ben al di sopra della media dei Comuni di pari dimensioni”, ha detto Ciotti, sottolineando il forte incremento degli indicatori socioeconomici locali, tra cui occupazione, capitale umano e servizi alla persona. Il sindaco Ciotti ha anche voluto soffermarsi brevemente sui principali interventi strategici che stanno cambiando il volto di Morciano. Tra questi spicca la nuova Biblioteca-Centro “Umberto Boccioni”, in fase di realizzazione. La struttura sarà completata entro maggio 2026. Tra le opere già operative, Ciotti ha citato la nuova viabilità di via Colombari, che ha ridotto del 20% il traffico urbano e favorito l’insediamento di nuove attività economiche, e il Polo Servizi ex Ghigi, già pienamente funzionale. Avanzano inoltre con ritmo serrato la riqualificazione della SP17, l’ampliamento del Parco urbano del Conca e il progetto della Casa della Salute 2.0.
In risposta alla richiesta di chiarimenti, Ciotti ha richiamato il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento. Ha anzitutto chiarito che non esiste una competenza in ambito Edilizio in capo al Comune di Morciano di Romagna, essendo tale funzione trasferita all’Unione dei Comuni della Valconca. Ha ricordato che, ai sensi dell’articolo 63 del TUEL, la libera professione non è di per sé incompatibile con la carica di assessore e che la normativa prevede l’obbligo di astensione in caso di deliberazioni con interessi personali. Nel suo intervento, il sindaco Ciotti ha richiamato alcuni rilevanti riferimenti giurisprudenziali a sostegno della posizione espressa. In particolare, ha ricordato che, secondo la Cassazione civile (sentenza n. 14764 del 19 luglio 2016), l’esercizio della libera professione all’interno del territorio dell’ente non determina di per sé una condizione di incompatibilità, purché il soggetto si astenga da atti che possano configurare un conflitto di interessi. Lo stesso principio è stato ribadito dal Consiglio di Stato nella sentenza n. 1588 del 6 marzo 2020, nella quale si afferma che la decadenza da una carica pubblica non può derivare automaticamente dalla sola possibilità di conflitto, e che l’astensione rappresenta un rimedio sufficiente a garantire la correttezza dell’azione amministrativa. In tal senso, il sindaco ha precisato che “il Governo comunale non presenta cause di incompatibilità. In particolare l’assessore Andrea Agostini (architetto) – a cui competono le deleghe a Bilancio, Tributi, Controllo di gestione, Sport – si è sistematicamente astenuto dalle pratiche afferenti al settore urbanistico. La giurisprudenza di riferimento ribadisce che il rimedio ordinario è l’astensione e non la decadenza”. Va inoltre precisato che il “potere di revoca di cui all’art.?46, comma?4 TUEL presuppone motivazione specifica. Nel caso di specie non ricorrono elementi di inefficienza o di contrasto con gli indirizzi di mandato tali da giustificare un provvedimento ablatorio con effetti pregiudizievoli per la continuità amministrativa”. Il sindaco ha aggiunto che, in base all’articolo 46, comma 4 dello stesso testo unico, non sussistono motivi specifici di revoca né elementi di inefficienza o contrarietà agli indirizzi di mandato tali da compromettere la continuità amministrativa.
Ciotti ha quindi lanciato un appello alla responsabilità del Consiglio comunale, invitando a non disperdere i risultati raggiunti e a preservare la stabilità istituzionale, soprattutto in vista del completamento dei cantieri strategici e della piena attuazione del PNRR. “La continuità amministrativa è oggi più che mai un valore irrinunciabile, non solo per garantire il completamento dei progetti in corso, ma anche per rafforzare la fiducia tra cittadini, imprese e istituzioni”, ha dichiarato il sindaco, esortando il Consiglio a sostenere un modello di governance trasparente e coeso.
Infine, nella conclusione del suo intervento, Ciotti ha affrontato il tema della prevenzione e gestione dei conflitti di interesse nei Comuni, ribadendo l’importanza di una cultura dell’integrità amministrativa. Oltre all’obbligo di astensione previsto dalla legge, il sindaco ha sottolineato l’importanza di strumenti concreti come codici di comportamento aggiornati, anagrafe degli incarichi, formazione continua e canali per segnalazioni riservate. “Trasparenza, partecipazione e competenza – ha concluso – sono i pilastri su cui costruire un’amministrazione credibile e al servizio del bene pubblico. Morciano ha intrapreso questo percorso e ha il dovere di proseguirlo con determinazione”. Ciotti ha quindi fatto sapere che intende incontrare tutti i consiglieri comunali fine di tracciare la strada da percorrere.