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  • Consiglio d’Europa, dopo la segnalazione di Marco Gatti, apre un fascicolo sul caso Pierfelici e chiede della documentazione a San Marino

    Era il 16 giugno scorso quando emerse la notizia che l’ex segretario politico della Democrazia Cristiana sammarinese, durante una missione al Consiglio d’Europa di aprile scorso, aveva, all’insaputa degli altri suoi colleghi di missione, denunciando timori sull’autonomia della magistratura sammarinese, con una lettera inviata direttamente ai più alti rappresentanti del Consiglio d’Europa, informato di quanto era accaduto all’ex magistrato dirigente Valeria Pierfelici e di come illegalmente fosse stata rimossa.

    Marco Gatti attaccato da più parti della maggioranza rispose: ”La mia è stata una difesa al diritto di libertà dei cittadini nella Repubblica”, ed ancora ”Qui non si parla di rapporto fra San Marino e altri stati dove è opportuno che si esca in maniera univoca, è questione che riguarda procedure interne contro i diritti dell’uomo in materia di indipendenza dei giudici e direttive degli organismi a cui aderiamo. Il più importante dei quali, in ambito europeo, è proprio il Consiglio d’Europa”.

    Di oggi la notizia che proprio il Consiglio d’Europa si è interessato della questione aprendo un fascicolo sul ”caso Pierfelici” e richiedendo della documentazione a San Marino.

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