CONSIGLIO GRANDE E GENERALE 19-25 FEBBRAIO 2015
GIOVEDI’ 19 FEBBRAIO- prima parte della seduta pomeridiana
La crisi in Libia e in Ucraina, ma anche i furti sul territorio, sono i tre punti centrali del riferimento del segretario di Stato per gli Affari esteri Pasquale Valentini, in apertura del lavori consiliari odierni. E proprio il tema della sicurezza è quello più ripreso nel corso del dibattito in comma comunicazioni. Nel suo intervento il segretario Valentini porta all’attenzione dell’Aula i dati degli ultimi anni: “Statisticamente il numero dei furti non risulta aumentato, ma diminuito- osserva- nel 2011 si sono registrati 285 furti, nel 2012 sono stati 300, mentre nel 2103 il numero è sceso a 198, nel 2014 infine sono stati 201”. Lo stesso segretario di Stato riconosce comunque che “un maggior coordinamento tra le nostre forze di polizia e l’attuazione del riordino rappresenti un’urgenza cui faremmo bene a dare prima possibile corso”. Quindi Alessandro Mancini, Ps esorta il governo a “dire cosa si vuole fare concretamente per la gestione e il controllo del territorio” di fronte quella che definisce “un’emergenza microcriminalità”. Annuncia la presentazione di un progetto di legge sulla legittima difesa Marco Podeschi dell’Upr.
Roberto Ciavatta, Rete interviene sulla Centrale del latte e sull’iniziativa dell’Arengo della cittadinanza. Per Gian Matteo Zeppa, Rete San Marino attira le mire dei criminali e “lo Stato deve
evitare che queste persone entrino nel territorio”. Lo stesso consigliere presenta tre ordini del giorno, tra cui uno con cui si chiede di predisporre un regolamento sul vitto offerto nel carcere sammarinese che preveda “la fruizione di pasti serviti da mense di proprietà dello Stato”.
Lorella Stefanelli, Pdcs riferisce l’esito della prima sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, in cui i temi affrontati sono stati quelli relativi ai fatti di Parigi e la situazione in Ucraina. La recessione economica e la mancanza di iniziative per invertire la tendenza sono invece sottolineate nell’intervento di Nicola Selva, Upr.
Manuel Ciavatta, Pdcs, esorta i consiglieri Rete a comunicare alla cittadinanza che l’iniziativa dell’Arengo parte da loro. Luca Santolini, C10, rimprovera all’esecutivo le “sparate” su futuri nuovi posti di lavoro: “E’ diventata una barzelletta per chi lavora- manda a dire- e una presa per i fondelli per i disoccupati”. Tony Margiotta, Su torna sui furti: “E’ importante intervenire in tempi brevi- sottolinea- ma sono assolutamente contrario ad armare le famiglie sammarinesi”.
Il segretario di Stato per il Territorio, Antonella Mularoni, interviene per dare gli ultimi aggiornamenti e chiarimenti sulla vicenda della Centrale del latte, mentre il segretario di Stato con delega ai Rapporti con l’Aass, Teodoro Lonfernini, risponde alla richiesta avanzata dai consiglieri di C10 sulle iniziative messe in atto nella Pa per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica. L’ultimo intervento del dibattito è quello di Andrea Zafferani di C10 che in merita alla sicurezza, invita lo Stato a “puntare a una riorganizzazione dei corpi di polizia” e “a non risparmiare risorse in questo settore”. Prima di chiudere il comma comunicazione, l’Aula affronta le risposte dei segretari di Stato alle interpellanze. I lavori proseguono con le istanze di assunzione della cittadinanza sammarinese
Di seguito una sintesi degli interventi del comma Comunicazioni:
Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari Esteri: “In riferimento alle situazioni internazionali, intervengo sul rapporto Russia-Ucraina e sulla ricerca di una soluzione che sta coinvolgendo tutti i Paesi dell’Ue e che ha valenze che toccano equilibri mondiali. Noi abbiamo già espresso sostegno e appoggio all’iniziativa volta alla cessazione delle armi e alla ricerca di una via diplomatica per trovare soluzione al difficile rapporto tra Federazione Russia e Ue, sulla configurazione futura dell’Ucraina, ma abbiamo dato pieno appoggio a questa azione volta innanzitutto alla cessazione delle armi. In questi giorni vediamo come l’accordo di Minsk abbia difficoltà ad essere mantenuto dalla parti, confidiamo in una soluzione negoziata che rispetti la sovranità dell’Ucraina, ma ci rendiamo conto che ci vuole disponibilità da tutte le parti. Ci auguriamo che i focolai di guerra ancora attivi possano cessare e si possa dare spazio ai possibili negoziati in questo senso. Noi ci siamo allineati alle dichiarazioni dell’Ue e faremo di tutto attraverso le nostre relazioni internazionali, per far sentire la nostra voce.
Collegato a questo argomento, devo comunicare a tutti i gruppi consiliare l’ulteriore messaggio che la Duma della Federazione Russia intende comunicare ai Paesi. Ha lanciato l’appello per superare la crisi in Ucraina e nel documento, che metto a disposizione e consegnerò alla segreteria Istituzionale, il loro appello fa riferimento anche al 70esimo anniversario della vittoria della coalizione anti-nazista e ai fatti che hanno portato la soluzione della seconda Guerra Mondiale.
Sempre in ambito internazionale, mi permetto di portare l’attenzione sull’escalation di brutalità e aggressione che l’Isis sta portando in varie aree del mondo. La situazione libica sta preoccupando non solo l’Italia, ma tutto il contesto europeo e abbiamo visto in questi ultimi giorni come la stessa organizzazione Onu, con il Consiglio di sicurezza, abbia affidato all’Italia un compito di coordinamento nel cercare di arginare questo attacco che diventa sempre più pericoloso. Non solo perché le distanze si accorciano, ma gli attentati di Parigi e poi di Copenaghen accadono nel cuore dell’Europa e l’affronto di questa problematica esige la cooperazione di tutti gli Stati per riportare il clima della comunità lontano dalla possibile escalation. E’ doveroso che il Consiglio grande e generale condanni questi atti di efferata violenza perpetrati in Libia, Iraq e Siria ma anche dentro i Paesi europei, e si faccia di tutto perché gli organismi internazionali si riapproprino della capacità di negoziato e di dialogo senza i quali i pericoli dell’umanità sono davvero alti.
Passerei ora a una problematica interna che ha occupato le cronache di questi ultimi periodi, la problematica dei furti. L’ultimo episodio ha riguardato una rapina avvenuta nella notte a Dogana. La rapina è un fenomeno più raro, ma anche più preoccupante. Rispetto al discorso dei furti, la situazione di San Marino non ha registrato negli ultimi mesi e anni delle particolarità. Se raffrontiamo i dati dell’ultimo anno con quelli precedenti, statisticamente il numero degli eventi non è aumentato, ma diminuito. Nel 2011 si sono registrati 285 furti, nel 2012 sono stati 300, mentre nel 2103 il numero è sceso a 198, nel 2014 infine sono stati 201. Il presidio del territorio: ho conferma del fatto che i corpi di polizia, e la gendarmeria in particolare, abbiano messo in atto nell’ultimo periodo forme di mobilitazione ulteriori per confermare il presidio del territorio. L’installazione delle telecamere offre sicuramente uno strumento di indagine più che di prevenzione. L’uso della registrazione è volto a identificare chi ha messo in atto il reato ed è quello che sta avvenendo anche grazie alla collaborazione stretta con le forze dell’ordine fuori confine.
Questo favorisce però le indagini, ma difficilmente consente di prevenire il fenomeno. La soluzione prospettata, quella di un’intensificazione delle forze di polizia sul territorio, entro certi limiti è sicuramente auspicabile, ma non è perseguibile l’idea che il nostro territorio debba avere un numero di militari, lungo le nostre strade, tale da non essere giustificato. Il problema è che il territorio è raggiungibile da molti punti e quindi risulta vulnerabile perché il controllo dei confini è pressoché impossibile. Rispetto l’esterno, il nostro territorio è apparso come presidiato perché il confronto statistico tra eventi dentro e fuori territorio è certamente molto meno grave rispetto quanto esiste fuori territorio. Questo è servito finora da deterrente, ma non va abbassata la guardia. Quello che si può fare per un maggiore coordinamento delle forze di polizia e per la loro strumentazione lo dobbiamo fare. Ci sono sicuramente carenze che vanno colmate e sono il primo a riconoscere che un maggior coordinamento tra le nostre forze di polizia e l’attuazione del riordino sia un’urgenza cui faremmo bene a dare prima possibile corso. In questo è molto utile la collaborazione di tutta la cittadinanza con le forze di polizia, solo attraverso di essa si può attuare il presidio del territorio. L’ultimo episodio, accaduto questa notte, è particolare, essendo una rapina è fatta anche in presenza di armi, la vicenda è ancora più preoccupante. Teniamo presente che è avvenuto nella zona di confine, facilmente raggiungibile, il mezzo era un ciclomotore, i tempi di attuazione sono stati molto veloci. I nostri corpi sono intervenuti in collaborazione con quelli esterni, ma non è stato possibile identificare il mezzo che risulta rubato. E’ evidente che le vie di fuga sono tali che né la polizia sammarinese, né quella italiana, sono riuscite ad intercettare il ciclomotore in fuga.
Senza voler sottrarre il governo dalle responsabilità di fare tutto il possibile per garantire un presidio del territorio, tuttavia è molto importante la percezione di sicurezza che dobbiamo dare.
La comunicazione che il Paese sia vulnerabile non fa che creare le condizioni per cui un territorio, fino ad oggi preservato dagli eventi, diventi invece facile terreno per la microcriminalità che si sta moltiplicando intorno a noi”.
Alessandro Mancini, Ps: “C’è un’emergenza microcriminalità a San Marino. Occorre dire cosa si vuole fare concretamente per la gestione e il controllo del territorio. Se si vuole trasmettere un messaggio di sicurezza, non basta dire che siamo in linea con gli anni precedenti. Le telecamere possono avere un doppio effetto: un utilizzo legato alle indagini relative a reati e un utilizzo legato all’aspetto deterrente. Nessuno sa che a San Marino sono presenti oltre 100 telecamere: facciamolo sapere con appositi cartelli. I tre corpi di Polizia hanno molto agenti a disposizione ma vanno riorganizzati e vanno divise le aree di competenza”.
Roberto Ciavatta, Rete: “C’è una trattativa in corso con le associazioni sindacali sulla Centrale del latte. La zona bianca è una politica di tutela del prodotto locale. Non sappiamo però se l’Unione Europea accetterà questo provvedimento. Si andrà a discutere di questo nel quadro degli accordi di associazione? Credo che dovremmo essere noi a dire fino a che punto potremmo spingerci. Sulla trasparenza dico che quello che stiamo vivendo a San Marino è un arretramento rispetto alla possibilità della cittadinanza di partecipare alle scelte dello Stato. Questa classe politica dovrà iniziare a confrontarsi con il disagio. Ben vengano iniziative come quella dell’Arengo della cittadinanza”.
Marco Podeschi, Upr: “Spero che il governo nelle opportune sedi multilaterali possa essere parte attiva per garantire sicurezza e rispetto di tutti i credi religiosi. Mi riferisco soprattutto alla crisi in Libia. Gli apparati di sicurezza della Repubblica di San Marino tengano conto dei potenziali rischi provenienti da quel fronte.
Per quanto riguarda la microcriminalità invece il rischio concreto è che potrebbe diffondersi la voce che compiere furti in territorio e fuggire all’estero diventi troppo semplice. Al di là degli isterismi di qualche componente di Governo occorre affrontare il problema. Servono riflessioni e interventi. Non si tratta di demagogia. Noi abbiamo depositato oggi un progetto di legge sulla ‘legittima difesa’”.
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Presentiamo come Rete tre ordini del giorno. Nel primo ordine del giorno chiediamo al governo ‘di avviare tavoli di confronti con l’Italia per raggiungere un accordo sullo scambio di informazioni per permettere al nostro Tribunale di ottenere, nel rispetto della privacy, copia delle intercettazioni telefoniche e ambientali utilizzate in procedimenti giudiziari italiani, ma che coinvolgono personaggi sammarinesi’. Nel secondo ordine del giorno chiediamo al governo ‘di affidare apposito mandato ai dirigenti della Gendarmeria per creare un apposito regolamento sul vitto dei carcerati nelle prigioni sammarinesi, che preveda la fruizione di pasti completi per i carcerati serviti da mense di proprietà dello Stato’. Nel terzo Odg chiediamo al governo di ‘predisporre, entro 90 giorni dalla data di approvazione del presente documento, una revisione delle incompatibilità previste per gli organismi a nomina consiliare che preveda: 1) obbligo per i membri di tali organismi di comunicare eventuali ordinanze di rinvio a giudizio in qualunque luogo esse siano emesse 2) la sospensione cautelare (nel caso in cui il rinvio a giudizio dipenda da reati finanziari, frodi, corruzione o qualsiasi altro reato che potrebbe danneggiare lo Stato) degli stessi da tutti gli organismi al cui interno vi siano nomine consiliari. 3) la sostituzione degli stessi entro 30 giorni dalla segnalazione del ricevimento dei rinvii a giudizio.
Sul fronte della sicurezza questo Consiglio si era impegnato pochi mesi fa a predisporre l’arrivo di una persona che fosse capace anche di rivedere l’intero sviluppo dei Corpi di Polizia all’interno di San Marino. Io non sono d’accordo su progetti di legge o cose similari che vanno a predisporre qualcosa che prefiguri la legittima difesa. San Marino attira le mire dei criminali perché sanno che molto probabilmente qui non vengono presi. Qui è un problema di cultura dello Stato: lo Stato deve
evitare che queste persone entrino nel territorio”.
Lorella Stefanelli, Pdcs: “Desidero riferire sul lavoro della prima sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, riunita lo scorso gennaio. La delegazione, composta dalla sottoscritta, in qualità di capodelegazione, Paride Andreoli e Gerardo Giovagnoli. I lavori si sono concentrati sul tema della tolleranza e dei gravi fatti di Parigi, e in tema della situazione in Ucraina. La presidente, nel suo indirizzo di saluto, ha espresso parole di forte preoccupazione e invitato l’Assise a proseguire nella lotta quotidiana per la difesa dello stato di diritto e a promuovere il dialogo tra civiltà e religioni. Il 9 gennaio si è tenuto il lancio ufficiale della Rete parlamentare per la campagna contro l’odio. Nel dibattito sui fatti di Parigi, San Marino ha contribuito con il mio intervento in plenaria. Rinnovando il cordoglio per le istituzioni e per il popolo francese, ho ribadito la condanna di San Marino sui fatti violenti dell’estremismo religioso. E ho auspicato l’Assemblea affinché si favorisca una vera cultura democratica attraverso l’educazione alle nuove generazione e proseguendo il dialogo interculturale e inter-religioso
L’altra emergenza discussa è stata la crisi in Ucraina e la posizione del Consiglio d’Europa nei confronti della delegazione della Federazione Russa, contestata per la violazione dei principi del Consiglio attraverso l’occupazione dell’Ucraina. L’ Assemblea ha deciso di non sospendere le sanzioni nei confronti della Russia che continuerà ad essere priva di voto fino alla sessione di aprile prossimo. Allora saranno rivalutate le sanzioni comminate alla luce di progressi tangibili richiesti alla Russia, incluso il cessate il fuoco. La risoluzione dell’Assemblea chiede il ritiro immediato delle forze russe in Ucraina. Al centro anche l’aspetto umanitario con la condanna degli episodi di discriminazione nei confronti delle minoranze in Crimea”.
Nicola Selva, Upr: “Il nostro Stato sta dimostrando una profonda recessione e, prima che assuma conseguenze drammatiche, credo debba essere considerata, invece non vedo ancora politiche efficaci messe in campo dal governo per contrastarla. Credo che alcune informazioni debbano essere condivise con i cittadini e il Consiglio, come lo stato delle finanze pubbliche. Siamo quindi in recessione e non si vedono segnali reali di inversione di tendenza. Le riforme fiscali non ci mostrano cambiamenti in questo senso, come il nuovo uso della Smac. Sento voce di molti commercianti che vogliono uscire dal circuito della scontistica. Credo ci sia una trattativa con tutto il comparto commerciale e chiedo a che punto sia. Mi risulta che siano in attesa di un protocollo di intesa promesso dal governo, che puntualmente non è arrivato. Così come nuovi posti di lavoro. Credo siano le cose su cui discutere, il resto sono chiacchiere. Servono risposte e proposte”. Manuel Ciavatta, Pdcs: “Approfitto per cercare di capire meglio l’iniziativa lodevole dell’Arengo della cittadinanza, ovvero l’andare a intercettare i cittadini, informarli e coinvolgerli. E’ un’iniziativa significativa, ma mi colpivano i presupposti da cui parte. E’ stata recapitata una lettera a tutti i partiti in cui si dice che le ragioni di questa iniziativa sono che ‘la democrazia a San Marino ha perso la retta via’ e che ‘è necessario riaffermare il controllo della cittadinanza sul governo’. Credo siano presupposti non validi, soprattutto oggi quando in Consiglio sono presenti nove forze politiche più due consiglieri indipendenti e ci sono oltre 30 nuovi consiglieri. Si parla poi di identità del Paese e chiedo ai consiglieri di Rete qual’è la loro idea di identità e istituzioni. E’ legittimo parlare di Arengo ed è anche importante stimolare la gente a una maggiore partecipazione democratica. E’ chiaro e onesto dire che questa è un’iniziativa che parte da Rete e che ha l’obiettivo di conseguire i suoi obiettivi. E onestamente credo lo si debba dire alla cittadinanza. E’ un’iniziativa legittima di Rete ma non si può proporre in nome di una mancanza di democrazia che oggi nel nostro Paese c’è”.
Luca Santolini, C10: “Volevo unirmi all’appello del collega Zeppa per chiedere al congresso di smetterla di andare sui giornali quotidianamente a sparare numeri a caso su posti di lavoro che sarebbero disponibili a brevissimo. Non perché non arriveranno. Ho una predisposizione positiva, se ci sono effettivamente imprenditori con progetti seri, e vogliono venire ad aprire a San Marino e procureranno posti di lavoro e indotto al Paese, benissimo, spero ci siano. Ma mi sembra irrispettoso fare queste sparate nei confronti dei disoccupati, a scopo prettamente elettorale. E’ diventata una barzelletta per chi lavora e una presa per i fondelli per i disoccupati. Se si portano imprese a San Marino si fa il proprio lavoro, non si è degli eroi.
Chiederei poi al segretario Lonfernini di avere un ulteriore riferimento sullo stato di avanzamento dell’applicazione dell’istanza d’Arengo sulla riduzione di bottiglie di plastica nelle scuole e nella Pa. A noi oggi non risulta che almeno nelle scuole ci siano provvedimenti in atto.
Infine C10, Su, Rete e il consigliere indipendente Lazzari hanno depositato interpellanza per chiedere chiarimenti sulla permuta di terreni a Chiesanuova e Fiorentino su cui sono sorti dubbi sulle motivazioni che hanno portato alla permuta e sulle proprietà dei terreni interessati, tra cui una società in liquidazione. Quando avvengono le permute le Giunte di Castello non sono neanche consultate”.
Tony Margiotta, Su: “San Marino deve fare la sua parte in politica estera, in particolare contro l’Isis e quello che può provocare nel nostro Continente. C’è la necessità di intervenire sul fronte diplomatico, la strada è il dialogo con le forze arabe che stanno combattendo il gruppo terroristico. Invito la politica e il segretario di Stato Valentini ad intervenire nelle sedi internazionali per dare il contributo di San Marino nel contrastare questo fenomeno che può sembrare lontano, invece ce lo ritroviamo in Francia e in Danimarca. L’estremismo è proprio in casa.
Rispetto all’appello della Duma e alla situazione Ucraina, in cui sarebbero presenti gruppi neonazisti, speravo in un approfondimento più dettagliato da parte del segretario Valentini.
Quindi il lavoro: i disoccupati a San Marino si avvicinano al 10%, è una percentuale molto elevata. Dal 2008 si sono persi 1.700 posti di lavoro, si evince che circa 3 mln di euro di stipendi non siano stati pagati nell’ultimo triennio. E’ un fenomeno che la politica ha e aveva la responsabilità di fermare immediatamente.
Infine i furti, sono uno degli argomenti principali, è importante intervenire in tempi brevi. Sono assolutamente contrario ad armare le famiglie sammarinesi nel creare il far west a San Marino”. Antonella Mularoni, segretario di Stato al Territorio: “Sulla centrale del latte il governo sta cercando di trovare una soluzione nell’interesse dei produttori sammarinesi. Partendo da una consapevolezza, ovvero che se queste persone non riescono più a vendere il latte dentro la Repubblica devono chiudere le stalle: fuori dal Paese a quel prezzo non lo comprerà nessuno. Noi vorremmo potenziare la qualità del prodotto sammarinese aumentandone la gamma. Portandoli anche fuori dal nostro territorio: nessuno dei prodotti della Centrale del latte possono andare ad esempio all’Expo. Abbiamo ricevuto una manifestazione di interesse da un imprenditore italiano che si è fatto avanti. I produttori di latte non hanno presentato alcuna proposta. L’imprenditore italiano che ha manifestato interesse sa benissimo che non è un proprio grande affare rilevare la Centrale del Latte, tanto che l’azienda si è detta disponibile a lasciare la Centrale ai produttori sammarinesi. Per questo abbiamo dato una ulteriore possibilità ai produttori di latte offrendo loro la possibilità di formare una cooperativa. Non possiamo però fare una finta privatizzazione con i soldi dello Stato: l’immobile non può essere sistemato dallo Stato, la zona bianca non può restare per sempre. Il mondo va in un’altra direzione. Ci vengono richieste altre cose. I prodotti di San Marino si dovranno comprare perché buoni e non perché sono gli unici prodotti sul mercato.
Sulla proposta di costruzione di un inceneritore specifico che non è arrivata alcuna proposta. Una serie di imprenditori sammarinesi hanno pensato di combinare le competenze di varie aziende per consentire il trattamento in Repubblica di un certo tipo di rifiuti. Sono in corso contatti tra l’Azienda di servizi e queste aziende. Un progetto che per ora è solo preliminare ma a tempo debito verrà presentato a tutti. Sia chiaro però: non c’è alcun progetto di termo-valorizzatore a San Marino”.
Teodoro Lonfernini, segretario di Stato al Turismo: “Stiamo partendo con l’installazione di macchine per l’erogazione di acqua potabile. Partiamo con tre postazioni all’interno del Palazzo Pubblico. Anche se non nascondo le difficoltà da un punto di vista delle autorizzazioni. Sulle delibere adottate dal Congresso di Stato, il Cda dell’azienda ha dato mandato ai tecnici di intervenire nel completamento della progettualità e della mappatura del sistema fognario. Partiamo dall’aspetto più problematico: la micro-filtrazione nell’area di Acquaviva.
Sui rifiuti cerchiamo di reagire tutti insieme alla maggiore virtuosità che vogliamo raggiungere. Si sono verificati casi di discariche abusive su terreni di proprietà privata. Quello deve a noi tutti fare rabbrividire in termini di civiltà. Inasprirò le sanzioni previste dalla normativa perché si genera danno di carattere ambientale importante. Diffondiamo sempre di più una volontà di maggiore virtuosità da parte di tutti. Sulla sicurezza pubblica stiamo cauti sulle parole che diciamo. Il messaggio che dobbiamo mandare è che il nostro paese sta lavorando in maniera assidua per reprimere con forza questi fatti. C’è occhio vigile, non solo umano ma anche elettronico, che può aiutare a reprimere quei fenomeni. L’aiuto maggiore che possiamo dare è l’aiuto dei singoli cittadini. L’aiuto dei cittadini è fondamentale per intervenire con celerità”.
Andrea Zafferani, C10: “Mi rattristo del fatto che certi temi debbano essere affrontati in comma comunicazioni. Sul tema della sicurezza credo sia giusto invitare i cittadini a fare attenzione alla sicurezza delle proprie abitazioni e attività commerciali. Lo Stato però può puntare a una riorganizzazione dei corpi di polizia. Non credo vadano risparmiate risorse in questo settore. Le Forze dell’Ordine devono avere mezzi adeguati legislativi (tutela legale rispetto a serie di episodi in cui possono venire coinvolte Forze di Polizia, come colluttazioni e sparatorie) e anche dotazioni (macchinari e apparecchiature). Serve anche un’attività di formazione teorica sulle procedure da adottare per poter svolgere al meglio le proprie competenze.
Centrale Latte? E’ in corso trattativa molto complessa. Attendiamo le proposte dei vari attori in campo, sembra due, ovvero Bernardi e gli allevatori. Noi e Sinistra Unita abbiamo sottolineato la necessità di mettere in campo un progetto per far sviluppare il marchio “San Marino” nel settore lattiero caseario con il marchio “Terre di San Marino”. In conclusione posso dire che secondo me il Paese non merita il teatrino che sta offrendo il Governo in questa fase: credo che verrà giudicato con severità l’immobilismo a cui lo si sta costringendo per paura di prendere atto che non si riescono più a fare le cose promesse el momento in cui si è costituita la coalizione che al momento governa. In scena va uno spettacolo non bello. Vedo molte cifre in giro. Mi ricorda quello che è successo quando si annunciava l’uscita dalla black list: se ne parlava tanto ma poi è arrivata solo dopo 5 anni. Ora la moda è sparare i numeri riguardo ai posti di lavoro che potranno crearsi grazie ai nuovi investitori. Secondo me il governo si sta prendendo gioco delle persone e delle loro sofferenze”.
Risposta ad alcune interpellanze e interrogazioni
1) Interpellanza presentata dai Consiglieri Mimma Zavoli e Franco Santi sull’organizzazione della Uoc Cure Primarie e Salute Territoriale, per conoscere i dati relativi all’attività dei Centri Sanitari e alla prescrizione di esami e farmaci
Risponde il segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni: “Il Servizio Farmaceutico è composto da un totale di 43 persone complessive: 1 direttore di Unità Organizzativa Complessa, di cui al Decreto Delegato 11 gennaio 2010 n.l, con funzioni di responsabile della corretta erogazione dei servizi assegnati alla mission della UOC, contribuendo al pratico rinnovamento organizzativo ed alla responsabilità del personale; 3 direttori di farmacia;
1 responsabile Centro farmaceutico; 17 farmacisti coadiutori; 3 amministrativi; 8 addetti farmacia;
10 addetti al Centro farmaceutico. La raccolta e lo smaltimento dei farmaci scaduti, depositati dagli utenti negli appositi contenitori posizionati fuori dalle farmacie e sul territorio, è a carico dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi. Lo smaltimento finale dei farmaci avviene tramite ditta autorizzata selezionata mediante gara di appalto indetta dalla stessa Azienda
Si allega l’elenco dei primi 49 prodotti che determinano le entrate delle nostre farmacie, suddividendolo in farmaci esteri, farmaci e parafarmaci. Si evince che il farmaco estero ha un rilievo importante con 3.047.503,87 euro su un totale di 7.156.375,12 euro ed é dovuto alle domande provenienti da utenti esterni che richiedono questi prodotti non reperibili su altri mercati. La procedura è adottata in piena collaborazione tra la nostra Authority sanitaria e le Autorità competenti italiane. San Marino esercita questo ruolo di Farmacia Internazionale da molti anni, adoperandosi nell’offrire questo servizio che nella maggior parte riguarda pazienti esterni al nostro Paese e che determina un’ottima considerazione del nostro servizio farmaceutico.
La valorizzazione di questo servizio della vendita di farmaci esteri, in particolare, ha determinato un progressivo aumento delle entrate negli ultimi 2 anni in quanto si è passati da un incasso di 512.082 euro nel 2013 a 3.047.503,87 euro nel 2014. Quest’ultimo picco è determinato dalla vendita di nuovi farmaci. E’ particolarmente evidente l’aumento delle entrate nelle farmacie attualmente deputate alla vendita fuori territorio, come quelle dì Borgo, San Marino Città e Faetano. Caso a parte la farmacia di Cailungo che ha registrato il maggior incasso per effetto dell’apertura h24”.
2) Interrogazione presentata dal Consigliere Grazia Zafferani per chiarimenti in merito ai certificati di riammissione scolastica.
Risponde il segretario di Stato per la Sanità, Francesco Mussoni:
“1. Se sia stata eseguita una ricognizione generale sulla valenza di tutti i certificati richiesti come obbligatori, compresi quelli a pagamento, e quali tra questi possano essere identificati come “inutili, oppure se si ritenga che solo la Pediatria necessiti di eliminare certificati privi di valenza;
L’UOC di Pediatria in merito al rilascio dei certificati ed interventi sanitari in ambito scolastico è regolamentata dalla Delibera n. 18 del Comitato Esecutivo del 12 giugno 2008, dove vi è l’elenco dei certificati che vengono rilasciati ad esclusivo uso gratuito, per quanto riguarda la riammissione negli asili nido, per bambini di età compresa dai 0-3 anni, vi è il Regolamento n.6 del 13 luglio 2007 che all’art.36 dispone per obbligo la presentazione del certificato di riammissione.
2. Quali siano state le motivazioni che abbiano fatto ritenere il certificato in questione inutile e che hanno spinto alla sua abolizione;
Le motivazioni che hanno portato all’abolizione del certificato di riammissione sono frutto del lavoro del Tavolo Tecnico interdipartimentale composto da rappresentanti della Dirigenza scolastica e rappresentanti dell’Iss, al fine di migliorare il servizio per i cittadini.
Come vengono attualmente gestite le urgenze pediatriche e quali siano i tempi di attesa;
Riconoscendo l’impegno profuso in questi anni da tutto il personale medico ed infermieristico della UDe di Pediatria, si dispone dei dati di attività dei servizi e sono stati definiti specifici indicatori e standard di qualità. L’ambulatorio di continuità assistenziale è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30, ed i tempi di attesa per la visita, sono mediamente inferiore ai 30/60 minuti, l’ambulatorio per le emergenze è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:00 dalle 16:00 alle 19:00, sabato dalle 9:00 alle 12:30.
In occasione di fasi epidemiche come quelle influenzali, in cui si registrano tra i 60/80 accessi per seduta ambulatoriale il tetto di attesa rimane comunque inferiore alle 2/3 ore con due ambulatori dedicati.
7. Se il pediatra sia tenuto ad informare il personale scolastico (quando il bambino frequenta scuola infanzia, asilo nido), rispetto a presenza di bambini con malattie come HIV, epatiti ecc, oppure se sia a discrezione del genitore informare il corpo docente;
In riferimento alle malattie elencate nell’interrogazione non esistono casi al momento, in questa direzione il Tavolo Tecnico ha approvato nell’ultima seduta un documento denominato “Salute a Scuola”, nel quale vengono riportate le raccomandazioni circa le corrette modalità di erogazione delle cure in ambito scolastico.
8. Se si ritenga che l’eliminazione del certificato di riammissione sia la soluzione che permetterà di scongiurare problemi derivanti da eventuali comportamenti irresponsabili che portano alla frequenza di bambini ammalati in comunità;
L’Ude di Pediatria ha portato tali argomenti all’interno del Tavolo Tecnico per apportare migliorie in merito, per dare continuità al rapporto già esistente di collaborazione e comunicazione tra l’Ude stessa, le Direzioni scolastiche e le famiglie”.
8) Interpellanza presentata dal Movimento R.E.T.E. in merito alla gestione dei corsi CFP e alla collaborazione con società private.
Risponde il segretario di Stato per il Lavoro, Iro Belluzzi: “Presso il Gruppo Grand Hotel San Marino (Grand Hotel San Marino, Hotel Titano, Caffe’ del Titano e Centro Maurice Messegue’) viene realizzata l’attività dell’area professionale e di laboratorio (cucine, sala/bar e sala/ristorante) del corso di formazione professionale di Primo Livello Operatore di Cucina e Sala/Bar partito a settembre 2013 (durata di 3 anni ed esame di qualifica dopo la terza media). Ad oggi sono attive n. 2 classi, la 1 R composta da 13 alunni e la 2 R composta da 12 alunni.
L’Ordinamento didattico del corso è stato progettato e realizzato dal CFP in collaborazione con la Star For Srl di San Marino che si occupa di formazione e consulenza alberghiera dal 2008, il cui socio unico e’ Alfredo Piccoli, che svolge, in particolare, attività di tutoraggio (supervisione e gestione di tutta l’attività dell’area professionale) e di insegnamento, nominato dal CGG in qualita’ di Membro per la Classificazione Alberghiera, e rappresentate Usot nel Cda della Camera di Commercio di San Marino. I docenti delle diverse materie previste dall’Ordinamento didattico sono tutti assunti regolarmente o sono consulenti presso aziende del Gruppo Ghsm ed hanno tutti significative esperienze di insegnamento presso altre Scuole alberghiere o enti di formazione professionale tipo IAL o Cescot o similari, si allegano curriculum vitae. La societa’ Star For Srl è una Società di consulenza nel settore alberghiero e della ristorazione, annovera tra i suoi clienti anche diversi alberghi in Italia di ottima qualita’ ed e’ presente sul mercato da diversi anni. Alfredo Piccoli, operativo professionalmente a San Marino dal 1989 e residente dal 2003 e’ anche il direttore del Gruppo Ghsm con il quale ha condiviso il progetto di realizzazione del Corso in oggetto in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale, anche con l’obiettivo di formare nella Repubblica di San Marino quelle competenze professionali di settore ad oggi quasi del tutto assenti dal mercato del lavoro sammarinese.
Grazie a questa collaborazione con la Star For e con il Gruppo Grand Hotel San Marino, gli alunni del CFP hanno la possibilità di poter svolgere la propria attivita’ formativa direttamente in laboratori live, cioe’ poter assistere ed essere partecipi della realta’ quotidiana di una cucina, di un bar o di una sala ristorante aperti al pubblico e di grande prestigio, permettendo cosi’ di realizzare un corso di buon livello a costi significativamente contenuti, evitando quindi grossi investimenti in ambienti esterni difficilmente reperibili o non adeguati allo scopo del corso, attrezzature costosissime e docenti difficilmente reperibili sul mercato.
L’impostazione dello svolgimento delle attività di laboratorio presso un’attività privata, trae ispirazione da centri di formazione professionale del Trentino Alto Adige, che vantano strutture e metodi di eccellenza nel campo della formazione professionale, con le quali il Centro di Formazione Professionale di San Marino collabora sin dagli inizi della sua attività. Questa impostazione di realizzare l’attività dell’area professionale di laboratorio costituisce un grosso valore aggiunto rispetto agli istituti alberghieri tradizionali o ad altri centri di formazione, che utilizzano propri laboratori interni simulando la realtà lavorativa, probabilmente meno efficaci ed efficienti rispetto all’obiettivo di formare addetti cucina, sala o bar gia’ in possesso di consistente esperienza “Iive”. I laboratori utilizzati sono le cucine del Grand Hotel San Marino e/o Hotel Titano, oppure la sala ristorante o sala Bar o Sala colazioni del Grand Hotel San Marino o dell’Hotel Titano o del Caffe’ del Titano, con l’utilizzo anche delle derrate alimentari necessarie per le esercitazioni. I costi relativi all’utilizzo dei laboratori di cucina/sala/bar, dei docenti, delle derrate alimentari del Gruppo Ghsm sono a carico della Star For Srl sulla base di un accordo con il Ghsm Group. I report avuti dagli alunni o dai familiari dei medesimi sulla qualita’ delle lezioni ideate, organizzate e seguite direttamente da Alfredo Piccoli ed i suoi collaboratori sono stati molto positivi ed alcuni ragazzi stanno gia’ prendendo accordi con alcune aziende per un inserimento lavorativo estivo.
Il Centro di Formazione Professionale, che organizza corsi di primo e secondo livello al fine di formare le professionalità richieste dal mondo del lavoro sammarinese , per raggiungere efficacemente propri obiettivi deve poter contare su una struttura organizzativa estremamente flessibile, per essere in grado di attivare o interrompere, corsi di formazione professionale in stretta collaborazione con le imprese sammarinesi, che offrono ogni anno la loro disponibilità nell’accogliere tutti i ragazzi in stage.
A tal fine questa Segreteria di Stato si sta impegnando a creare un rapporto di fattiva collaborazione sempre più in stretto, con le Associazioni di Categoria e il Sindacato per creare delle virtuose sinergie nel campo della formazione del collocamento dei lavoratori. Per tutte queste motivazioni non si ritiene opportuno cristallizzare il centro di formazione professionale all’interno della struttura della Scuola Secondaria Superiore, maggiormente orientata al proseguimento degli studi rispetto all’inserimento del mondo del lavoro”.
San Marino, 19 Febbraio 2015/01