Conte non sa più contare: lo scivolone sui bambini

L’ex premier Giuseppe Conte, in una lettera scritta a Il Corriere della Sera che è stata pubblicata oggi, cita la povertà di 2000mila bambini milanesi. Ma le statistiche raccontano una storia molto diversa. Secondo la casistica Istat, che è stata elaborata da Tuttaitalia.it, la popolazione under 14 a Milano è ferma a 175mila persone. Tutte, non solo quelle che si trovano in condizioni di povertà. La statistica è stata riscontrata da più forze politiche. L’ex premier, insomma, sembra essersi imbattuto in un dossier sbagliato. Oppure, Conte potrebbe non essere stato in grado d’interpretare i numeri.

Le cifre contiane stanno suscitando una serie di reazioni. Il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, come riportato da Italpress, ha parlato di “affermazioni prive di fondamento”. L’esponente di Forza Italia ha argomentato, specificando che “non è statisticamente possibile che ci siano 200.000 bambini che vivono in povertà nella metropolì quando i dati Istat, Save the Children e Caritas ci dicono che sono circa 20.000 a vivere in una condizione di “povertà relativà”. Insomma. l’ex presidente del Consiglio ha sbagliato di qualche migliaia, per usare un eufemismo. Non è una prassi tipica di chi ha velleità governative, come il nuovo leader del MoVimento 5 Stelle che non sembra aver rinunciato a Palazzo Chigi.

Sempre sulla questione della povertà, Mulè ha comunque rimarcato come il dato sia “significativo”, oltre che “accentuato sensibilmente dall’emergenza Covid nel 2020, che ovviamente merita di essere affrontato con serietà e immediatezza attraverso politiche attive a favore di famiglie, donne e maternità”. Tuttavia l’ex premier giallorosso e gialloverde ha dipinto un quadro del capoluogo meneghino che non corrisponde al vero: “Ma raccontare Milano come fosse una città di un Paese del Terzo Mondo per fini di campagna elettorale – ha fatto presente il sottosegretario – persegue la solita strategia comunicativa populista che paga nell’immediato in termini di voti e si spegne nel medio-lungo periodo all’emergere dei risultati delle politiche attuate”. E Milano merita tutt’altro atteggiamento.

L’ex ministro Teresa Bellanova, viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi ed espressione d’Italia Viva, si è subito accorta dell’inciampo numerico: “200mila bambini poveri a Milano dice Conte. Non conosce Milano – ha twettato la Bellanovae non conosce nemmeno la matematica: in totale ci sono 175mila under 14 a Milano. E fortunatamente non tutti sono poveri. Non studiano i dossier, sono incompetenti. Per questo li abbiamo mandati a casa #nevalevalapena”. Pure il partito guidato da Matteo Renzi pone accento sulla mancanza di competenza grillina che si è palesata per l’ennesima volta.

Certo è che se il MoVimento 5 Stelle dovesse arrivare ad amministrare Milano, allora forse i numeri contiani potrebbero avvicinarsi alla realtà. Parafrasando una celebre convinzione di Indro Montanelli, i pentastellati amano così tanto i poveri che ogni volta che riescono ad amministrare li aumentano. La popolazione milanese corrisponde quasi ad un milione e mezzo di persone, mentre il pressapochismo grillino è di difficile quantificazione.


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