«PER AVERE la licenza di Finproject ha dato a Gatti oltre un miliardo di lire». Lo afferma Gian Luca Bruscoli, consigliere e amministratore della finanziaria, già indagato nell’ambito dell’inchiesta sul conto Mazzini, coordinata dal dottor Alberto Buriani. Anche Bruscoli, dopo Fiorenzo Stolfi e Claudio Podeschi, tira in ballo il nome di quello che viene considerato il numero uno della politica sammarinese per almeno un ventennio. Lo fa in un interrogatorio avvenuto alcune settimane fa durante il quale Bruscoli ha affermato di avere dato circa un miliardo di lire (siamo nel 1998) a Gatti come uomo politico di riferimentoper avere la licenza della Finproject. All’epoca Gabriele Gatti ricopriva la carica di segretario di Stato agli Esteri e, sempre secondo le affermazioni di Bruscoli, sarebbe stato l’uomo di riferimento per riuscire a ottenere le licenze per rendere operative le società finanziarie. L’ex potentissimo segreterio è stato tirato in ballo anche da altri due ex segretari di Stato, Claudio Podeschi che lo ha definito il referente per i finanziamenti elettorati e da Fiorenzo Stolfi come l’uomo al quale andavano le tangenti per ottenere le licenze bancarie. Naturalmente tutte queste affermazioni sono da provare e proprio per questo gli inquirenti stanno passando al setaccio i conti di Gatti. Nessun avviso di garanzia è, al momento, stato ricevuto dall’ex segretario che attende di vedere l’evoluzione dell’inchiesta e ribadisce quello che aveva già più volte affermato relativamente a questa vicenda. Le accuse di Stolfi e Podeschi non gli giungono nuove: a quel tempo, come sostiene lo stesso Gatti, era in rotta di collisione con entrambi, tanto da essere messo al bando’ dalla stessa Dc e interrompere la carriera politica attiva. Nella giornata di ieri sono stati sentiti anche, in qualità di testimoni, Augusto Casali che ha da poco lasciato la carica di presidenza del Partito Socialista ed Emilio Della Balda, sentito come ex presidente di Banca Commerciale. Dopo una pausa l’inchiesta che sta ribaltando il mondo politico sammarinese è ripartita e gli inquirenti paiono intenzionati a fare piena luce su quello che è stato definito il sistema San Marino’ : un’associazione (a delinquere) sotto la cui giurisdizione passata tutta la vita economica, politica e finanziaria della Repubblica. Secondo questo teorema il carcere ha ospitato politici eccellenti come il potente Fiorenzo Stolfi (oggi ai domiciliari) e Claudio Podeschi che da 23 giugno dello scorso anno, è ancora rinchiuso ai Cappuccini. Monica Raschi, Il Resto del Carlino
