Nell’ambito di uno dei filoni scaturiti dall’indagine condotta dai giudici Alberto Buriani, Antonella Volpinari e Simon Luca Morsiani, quello della “Penta Immobiliare”, erano stati diposti alcuni sequestri di beni e contanti.
Tra gli immobili finiti sotto i sigilli del tribunale, anche un ufficio al WTC di Pier Marino Menicucci.
E ieri mattina si è svolta l’udienza di Terza Istanza Penale relativa alla richiesta di dissequestro dell’immobile da par- te dei legali dell’ex consigliere, dopo che il reclamo già presentato aveva avuto esito negativo, e il giudice di Appello aveva confermato il sequestro.
I difensori di Menicucci, gli avvocati Maurizio Simoncini e Maria Selva, in aula hanno ribadito la richiesta di annullamento del sequestro sostenendo che il magistrato inquirente abbia “travisato l’iter logico delle risultanze d’indagine perché Menicucci ha effettivamente pagato 188mila euro per l’acquisto dell’immobile”. Quindi, l’ufficio al Wtc, non si può considerare – hanno sostenuto i difensori – come una contropartita legata ai reati ipotizzati nel filone della “Penta Immobiliare”, risalenti a 7 anni prima.
Di parere contrario il Procuratore del Fisco Giovanni Belluzzi che ha invece chiesto la conferma del sequestro.
La decisione di Emiliani è attesa entro i prossimi 20 giorni.