Controlli su strutture turistiche della riviera di romagnola: irregolarità e sanzioni

Una vasta operazione condotta dal Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro di Venezia, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro e le Stazioni dei Carabinieri di Rimini, Cattolica, Riccione e Misano Adriatico, ha portato alla verifica delle condizioni lavorative in diverse strutture turistiche e balneari della riviera romagnola.

Le ispezioni, focalizzate principalmente sul settore della ristorazione e dell’ospitalità, hanno rilevato numerose irregolarità sia riguardanti la legislazione sul lavoro che le norme di sicurezza. Quattro attività imprenditoriali sono risultate non conformi, con due di queste che hanno impiegato oltre il 10% di lavoratori “in nero”. Questi casi hanno portato alla sospensione temporanea delle operazioni fino al ripristino delle condizioni legali e all’applicazione di pesanti sanzioni.

Le indagini hanno anche evidenziato gravi mancanze in termini di sicurezza sul lavoro, tra cui insufficiente formazione del personale, assenza di visite mediche preventive e mancanza di dispositivi di protezione individuale. Inoltre, sono state riscontrate inadeguate condizioni igieniche e carenze nelle misure di sicurezza, esponendo i lavoratori a potenziali rischi, tra cui quello elettrico. Due strutture, una di ristorazione a Rimini e un albergo a Cattolica, sono state multate per queste violazioni.

In totale, gli ispettori hanno emesso 13 ordini di prescrizione per la rimozione dei rischi e hanno contestato sanzioni per un ammontare superiore ai 100.000 euro.