
(ANSA) – ROMA, 13 GEN – La federazione calcistica tunisina
(FTF) ha scritto alla Confederation of African Football (Caf)
per lamentarsi del fatto che la partita contro il Mali è
terminata con 13 secondi di anticipo. Il tutto in un match –
come ricorda la Bbc – che vedeva i tunisini in svantaggio per
1-0 e l’arbitro zambiano Janny Sikazwe protagonista in negativo
per aver fischiato due volte la fine del match.
Il caos comincia a 5′ dalla fine quando l’arbitro Sikazwe emette il triplice fischio per decretare la fine della partita,
fra lo stupore generale, e in particolare della panchina
tunisina. Dopo essersi reso conto dell’errore, Sikawze ha fatto
riprendere il gioco, ma poi ha decretato nuovamente la fine a
89′ e 47′ scatenando l’ira del tecnico tunisino Kebaier e dei
suoi collaboratori. A mandare su tutte le furie lo staff tecnico
delle Aquile di Cartagine e dei giocatori il mancato recupero
dopo 9 sostituzioni, 3 interventi del Var, 2 rigori, 1 gol, 1
cartellino rosso e il cooling break, senza contare i minuti
persi dopo il primo fischio errato. “Faremo tutto il necessario
per difendere i diritti della squadra nazionale”, ha detto un
dirigente della federazione tunisina – Non siamo bambini”.
“L’arbitro ha avuto un colpo di sole, che ha influenzato le
sue decisioni nel gioco – ha aggiunto ai media egiziani Essam
Abdul Fattah, funzionario arbitrale del Caf – Dopo la partita,
doveva andare in ospedale perché faceva troppo caldo”. (ANSA).
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