Corea del Nord lancia un missile che sorvola il Giappone. Seul: “E’ un ordigno a lunga gittata”

Il razzo dalle potenzialità belliche per ora non identificate ha fatto scattare i sistemi di allerta. E’ passato oltre i confini settentrionali nipponici intorno alle 5,57 locali. Si è poi rotto in tre parti finendo al largo dell’isola di Hokkaido, nelle acque territoriali di Tokyo. Secondo la Corea del Sud l ha percorso 2700 Km ad un’altezza di 550 chilometri: “Caratteristiche di un vettore a lunga gittata”

Aveva minacciato anche lui “fuoco e fiamme”, come Donald Trump, ma sull’isola americana di Guam, nel Pacifico, e stavolta ci è andato se non vicino sicuramente più lontano dell’ultima volta. Kim Jong-un bussa alle porte di Tokyo, facendo volare per 2700 chilometri, a un’altezza di 550, un missile che dopo aver passato Hokkaido si spezza in tre parti nel Mare del Giappone. ”È una minaccia grave e senza precedenti”, dice il governo di lì: è già accaduto, per la verità, nel 1998 e poi nel 2009, anche se allora Pyongyang mascherò lo scherzetto vestendolo da test per un satellite. E’ comunque il diciottesimo missile lanciato da Pyongyang nel 2017.

Ma la Corea del Nord da allora è diventata molto ma molto più pericolosa. I servizi coreani sono convinti che sarebbe già pronta a montare un’atomica su un missile intercontinentale: capace dunque di raggiungere gli Usa. Sarebbe la “linea rossa” che il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha giurato che Kim non dovrebbe passare: e proprio per fermarlo ieri ha annunciato di voler aggiornare la capacità di difesa, ma anche di offesa, del paese. Proprio lui, che è il presidente eletto con la promessa di dialogare con il Nord. Proprio lui, che dopo il triplice lancio di sabato aveva invitato a non fare conclusioni affrettate: ragionamento per una volta condiviso dall’amico americano, con il segretario di Stato Rex Tillerson a ripetere che ci vuole tempo, dopo avere addirittura elogiato, nei giorni scorsi, la “moderazione” del Giovane Maresciallo. Trump aveva detto di più: lo vedete che ha incominciato a mostrarci rispetto?

La nuova provocazione ha invece messo sottosopra il Giappone: è volato sopra di noi, ha confermato il premier Shinzo Abe apparendo in tv, e il governo ha dato disposizioni alle popolazioni del nord del paese di mettersi, nel caso, al sicuro. In tv è scattato l’allarme: “Lancio di missile, lancio di missile, portatevi in un luogo sicuro”. Gli americani si sono limitati a dire, come succede in questi casi, che il lancio non costituisce alcun pericolo per gli Stati Uniti. La Repubblica.it