
L’ufficio presidenziale della Corea del Sud sostiene in una nota che per i ministri della Difesa di Seul e Washington una “considerevole quantità” di informazioni contenute nei documenti del Pentagono trapelati è stata falsificata, dopo che la fuga di notizie ha rivelato una conversazione tra funzionari coreani su armi da fornire all’Ucraina vendendole alla Polonia. Lo riporta la Cnn.
La dichiarazione presidenziale coreana non ha specificato se Seul ritiene che solo le parti riguardanti la Corea del Sud siano state falsificate, o i documenti in generale.
I documenti trapelati descrivono una conversazione tra due alti funzionari della sicurezza nazionale sudcoreana in relazione a una richiesta di munizioni da parte degli Stati Uniti. I funzionari temevano che la fornitura di munizioni, che gli Stati Uniti avrebbero poi inviato all’Ucraina, avrebbe violato la politica della Corea del Sud di non fornire aiuti letali a Paesi in guerra. Secondo il documento, uno dei funzionari avrebbe suggerito un modo per aggirare la politica senza cambiarla: vendere le munizioni alla Polonia.
Seul ha dichiarato che il ministro della Difesa Lee Jong-sup ha avuto una telefonata con il suo omologo statunitense Lloyd Austin martedì mattina, su richiesta di Austin. Durante la telefonata, Austin ha spiegato la recente copertura mediatica della fuga di notizie e ha detto che gli Stati Uniti “comunicheranno da vicino e coopereranno pienamente” con Seul su questo tema.
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