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A scoprire gli aumenti irregolari era stato il commissario prefettizio arrivato nel 2011 per gestire un Comune con una montagna di debiti fuori bilancio. Il commissario informò della cosa la procura della Corte dei conti. Quando Maria Virginia Rizzo se ne andò, la giunta Spinelli prese in mano il pasticcio degli aumenti. Sindaco e assessori diedero mandato a una società di consulenza di verificare e calcolare cosa stesse dietro alle progressioni orizzontali, che si potrebbero definire scatti di anzianità, scoprendo di trovarsi davanti «ad aumenti di stipendio concessi in maniera automatica con cadenza quasi annuale a tutti i dipendenti, senza alcuna valutazione di merito come previsto dalla legge – recita il comunicato della giunta -. Inoltre tali progressioni sono state riconosciute senza la necessaria disponibilità finanziaria del fondo».
Il fondo in questione (il budget stabilito per le progressioni) «è arrivato a essere mediamente del 37% superiore rispetto a un corretto importo». E non è tutto: «Nel 2008 la precedente giunta aveva dato a una società specializzata di effettuare l’analisi sulla situazione del fondo, riscontrando la stessa situazione non conforme». Ma nessun recupero delle somme venne fatto. Così le buste paga gonfiate hanno continuato a essere erogate. La giunta ha atteso anni prima di procedere, «perché abbiamo atteso le indagini della Finanza» dice il sindaco. (…) Il Resto del Carlino.