Dietro l’apparente attività di una semplice autofficina si nascondeva un giro di droga dal potenziale valore di oltre 30mila euro. È quanto hanno scoperto gli agenti della Polizia Stradale di Riccione, che nel pomeriggio di martedì 23 luglio hanno eseguito un controllo mirato presso un’autofficina sospettata di operare senza autorizzazione nel territorio di Coriano.
Erano circa le 15.00 quando i poliziotti sono entrati nei locali dell’attività: all’interno si trovavano due giovani cittadini stranieri di 23 e 24 anni, intenti a lavorare su un’autovettura a loro riconducibile. L’ispezione del veicolo ha rivelato subito qualcosa di sospetto: nell’alloggiamento della ruota di scorta erano infatti nascosti tre involucri contenenti una polvere bianca che, sottoposta a test di laboratorio, è risultata essere cocaina purissima per un peso complessivo superiore ai 300 grammi.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha visto anche il supporto della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione di Rimini, che ha immediatamente esteso le perquisizioni ai domicili dei due arrestati. Qui sono state trovate altre dosi di marijuana e una somma in contanti pari a 5.450 euro, ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Secondo le stime degli investigatori, la cocaina sequestrata, una volta tagliata e distribuita sul mercato, avrebbe potuto fruttare fino a 30.000 euro.
Il giudizio direttissimo si è svolto nella mattinata di lunedì 28 luglio e si è concluso con la convalida degli arresti e l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma per entrambi gli indagati.
Le accuse nei confronti dei due giovani riguardano il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tuttavia, come precisato dalla Polizia, si tratta di ipotesi accusatorie ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria, e la responsabilità penale potrà essere accertata solo con sentenza definitiva.
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