Coriano. Il Sindaco Spinelli gli chiede indietro 100.000 euro per irregolarità aumenti percepiti, l’ex comunista Paolo Zaghini si confessa

2147424-spinelli«Centomila euro. Mi hanno chiesto di restituire tre anni e mezzo di stipendio». Non l’ha mandata giù, Paolo Zaghini, il dirigente della biblioteca comunale Antonio Battarra, l’uomo che ha fatto la storia del Pci-Pd, non solo a Coriano, ma nel Riminese. Al dirigente, la giunta di oggi, quella che ha rottamato 60 anni di centrosinistra, ha conteggiato la cifra che dovrebbe rimborsare alle casse pubbliche. Perché? Irregolarità negli aumenti percepiti negli ultimi dieci anni, suona la sentenza dell’amministrazione, carte in mano. Assieme a Zaghini ci sono poco meno di una settantina di dipendenti o ex, per un totale di circa 1,9 milioni di euro che il Comune cercherà di recuperare.
Zaghini, concilia?
«Sicuramente i ‘vecchi’ hanno commesso qualche errore. Ma ci sono almeno una ventina di Comuni in Italia con queste problematiche, e questi metodi sono stati scelti solo qui».
Non vuole restituire quei soldi?
«Va cercata una soluzione, che non saprei. Ma non si può procedere in questo modo. Tra i settanta dipendenti ed ex ai quali è arrivata la lettera c’è anche gente in pensione. Se dovessero far vedere quella lettera all’Inps potrebbero bloccargliela. Alcuni quando hanno letto sono andati dal medico. A un invalido gli hanno chiesto 45mila euro. Veniamo considerati nemici da questa amministrazione».
Lei è un nemico?
«Nel mio caso mi accusano anche di essere comunista».
Non faccia il modesto.
«Chiedo solo di essere giudicato per il lavoro che faccio. Questa biblioteca ha ben 8mila iscritti, funziona. I dipendenti andrebbero giudicati per il lavoro che fanno, ma con questi che governano non ci parli, non ci sentono».
Si, ma chi paga allora?«Insomma, hanno fatto il Salva Roma, il Salva Italia e noi siamo i più pirla? Chi ha sbagliato, prendendo quelle decisioni, paghi. Ma non i dipendenti. Io non ho rubato nulla».
E’ stato uno dei punti di riferimento del partito al potere per decenni a Coriano. Di quelle scelte non sapeva nulla?
«Sapevo ci fossero dei problemi sui conti, ma io non mi sono mai preoccupato. C’era chi doveva valutare la copertura economica di certe scelte. Allora anche il sindacato fece la sua parte. Inoltre ci sono cose che mi vengono contestate che non capisco. Sono arrivato in Comune quarant’anni fa con un ruolo apicale, lo stesso che ho oggi. Ma dovrei rimborsare 100mila euro per gli ultimi 10 anni».
Con la giunta cosa vi siete detti?
«Il sindaco ha la delega alla Cultura, ma non ci parliamo. La sa una cosa? Non so nemmeno che mansione ho in questo Comune».
Ma lei è Paolo Zaghini, una delle menti del Pd riminese.
«Altri tempi, oggi sono rottamato».