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  • Coriano. I rifiuti da San Marino scatenano una guerra fratricida nel Pd. La vincente è il sindaco Spinelli.

    Raibano, inceneritoreLa crisi d’identità nel Pd, i rifiuti ‘buoni’ di San Marino e i silenzi della giunta corianese mentre sull’inceneritore si consumava la liaison politica con la giunta regionale. Sull’impianto di Raibano siamo al tutti contro tutti. Da una parte il comitato di cittadini di Sant’Andrea In Besanigo attacca «tutto il Pd con Bonaccini, Gnassi e l’onorevole Arlotti, che giuravano non sarebbero arrivati rifiuti da fuori provincia all’inceneritore di Raibano. Ed invece ecco l’immondizia di San Marino».

    Dall’altra c’è il Pd misanese con il segretario Davide Siliquini che prende di mira l’assessore corianese, Michele Morri: «Parla di rifiuti sammarinesi migliori rispetto a quelli speciali la cui tracciabilità sarebbe dubbia. Esternazioni preoccupanti, va fatta chiarezza su cosa intenda, nelle sedi opportune».

    Infine l’altro Pd, quello corianese che preso in contropiede dall’accordo tra Comune e Regione (a guida Pd), di cui erano all’oscuro (ma non è sempre Pd?) chiede al sindaco Spinelli e all’assessore Morri «con quale coraggio andranno dai loro cittadini a raccontargli che da un lato gli chiederanno maggiore impegno sulla raccolta differenziata e dall’altro si inceneriranno i rifiuti sammarinesi a compensazione di quelli non più prodotti dai corianesi».

    Infine la replica di Morri e della giunta corianese stretta tra i fuochi del Pd. «Siliquini non conosce l’argomento, bastava chiedesse al suo sindaco, competente in materia. A Raibano si potrebbero bruciare rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, anche se al momento il gestore non lo sta facendo. Pertanto è consigliabile preferire quelli indifferenziati sammarinesi, già vagliati a monte da un apposito impianto». (…) Il Resto del Carlino