Sono spuntati come funghi sulle strade di Coriano. Sono gli autovelox. Nel fine settimana scorso sono stati piazzati gli ultimi armadietti arancioni, gli speed check. In poco tempo sono diventati sette, posizionati sulle strade più battute del territorio, ma anche più pericolose, ribattono dal municipio. Dalla via Montescudo, in località Cavallino, alla circonvallazione che passa attorno a Sant’Andrea in Besanigo per finire con via Puglie. Non tutti gli automobilisti l’hanno presa bene, e c’è chi ci ha scritto lamentando il fatto che «noi siamo lavoratori e sulla strada (la via che porta a Montescudo) ci passiamo spesso. In località Cavallino i due armadietti si vedono solo all’ultimo, dopo un rettilineo in discesa, e si rischia addirittura una doppia sanzione. Perché metterli in quel modo se non si intende fare cassa?». Dal municipio rispondono come più volte sentito in casi simili in altri Comuni: «Ho la scrivania piena di richieste di cittadini che chiedono di installare gli speed check come deterrente alla velocità» dice il sindaco Domenica Spinelli, che non si ferma a questo. «Chi protesta ha forse la memoria corta. Nei punti in cui sono stati installati gli armadietti e che potranno ospitare quindi l’apparecchiatura dell’autovelox, il numero di incidenti negli anni è alto. E purtroppo anche il numero delle vittime. E non serve andare troppo indietro nel tempo per ricordare persone decedute sia sulla Montescudo che nelle altre zone, la circonvallazione attorno a Sant’Andrea in Besanigo».
In municipio sono così determinati che «in via Parco Marano metteremo un autovelox, questa volta fisso, non uno speed check. Chi si lamenterà ricordi anche in questo caso la pericolosità della strada e il fatto che solo pochi giorni fa c’è stato un brutto incidente che ha coinvolto una signora di 42 anni». Il Resto del Carlino
