**** CORONAVIRUS. AGGIORNAMENTO SINO ALLE 15,35 ****

LA DIRETTA

Ore 15.23 Settima vittima, è un 80enne È morto all’ospedale Sacco di Milano un ottantenne di Castiglione d’Adda risultato positivo al Coronavirus. Giovedì scorso era stato portato dal 118 all’ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente risultato positivo al virus. L’ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi, risultato positivo al virus, trasferito al Sacco di Milano dove è deceduto.

Ore 15.19 L’esperto: non ci sono rimedi che immunizzano «Attenzione, in questo momento abbiamo notizia che stanno circolando tanti ciarlatani che cercano di vendere rimedi specifici contro il coronavirus: non esistono nè rimedi naturali nè rimedi omeopatici che possano in qualche maniera renderci immuni da questa infezione». Lo ha affermato Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all’Università di Pisa, intervenendo a ‘Coronavirus – il puntò dell’ANSA.

Ore 15.01 Azzolina: Ipotesi didattica a distanza «La situazione è in evoluzione, stiamo valutando tutti gli scenari. Il diritto alla salute in questo momento viene prima di tutto, ma non vogliamo farci trovare impreparati. Stiamo studiando soluzioni per la didattica a distanza. Vogliamo garantire un servizio pubblico essenziale ai nostri studenti». Lo ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina al termine della riunione della task force al ministero.

«Il Ministero dell’Istruzione è in campo, ci stiamo raccordando con tutte le autorità competenti per dare messaggi che rassicurino e supportino i nostri studenti, le famiglie, il personale scolastico. La nostra comunità scolastica sta dando una risposta molto positiva in tutto il Paese», ha sottolineato la ministra Azzolina, la quale ha chiarito che «al momento ci sono scuole chiuse in alcune Regioni come misura precauzionale».

La ministra ha riunito oggi a Roma la task force del Ministero dell’Istruzione impegnata nella gestione del coronavirus. Erano presenti gli alti vertici del Ministero, la Vice Ministra Anna Ascani, rappresentanti della Protezione Civile, dei pediatri, i referenti territoriali del Ministero, i rappresentanti delle Associazioni dei genitori e degli studenti, realtà pubbliche e private che supporteranno l’azione del MI nei prossimi giorni. «Nel frattempo forniremo ai dirigenti scolastici tutte le risposte necessarie, a partire dal tema dei viaggi di istruzione che abbiamo sospeso, sia in Italia che all’estero, per tutte le scuole del Paese. Stiamo predisponendo tutte le misure operative. Apriremo poi una sezione dedicata sul sito del Ministero per rispondere a tutte le domande che riceviamo, anche tramite apposite FAQ. Il Ministero dell’Istruzione – ha concluso la Ministra – è al lavoro: anche in un momento difficile come questo la comunità educante si farà trovare pronta».

Ore 14.55 Controlli sui colleghi Il militare di Cremona risultato positivo al Coronavirus era a casa «quando ha avvertito l’insorgenza della sintomatologia», ma «immediatamente, a titolo precauzionale, a tutela degli uomini e donne in uniforme e in aderenza alle disposizioni emanate dal Ministero della Salute, l’Esercito ha predisposto le norme di massima tutela e la ‘sorveglianza sanitarià del personale presente nell’infrastruttura in cui era temporaneamente impiegato e che possa essere entrato in contatto con il militare nei giorni precedenti». Lo sottolinea l’Esercito.

In particolare, sottolinea la Forza armata, «sono state prontamente avviate le verifiche sanitarie di tutto il personale della base per il previsto periodo di sorveglianza sanitaria. Subito intraprese inoltre, le attività per procedere alle fasi di disinfezione dei locali interessati». L’Esercito, coinvolto sin dalle prime ore in attività di supporto connesse al rimpatrio dei connazionali dalla Cina e dal Giappone e alla gestione della loro successiva «sorveglianza sanitaria», «già dalla fine del mese di gennaio – afferma lo Stato maggiore – ha impartito a tutto il proprio personale, le disposizioni necessarie alla tutela della propria salute e alla gestione di evidenze sintomatiche a cui avrebbero potuto far fronte durante il proprio servizio».

Ore 14.50 Militare di Cremona positivo Un militare dell’Esercito, residente a Cremona, è risultato positivo al Coronavirus. Lo si apprende dalla stessa Forza armata secondo cui «sono già disposte tutte le misure a tutela del personale». Il militare è in servizio a Milano, ma da mercoledì era assente e si trovava a casa.

Ore 14.45 Circolazione ferroviaria sospesa tra Piacenza e Lodi. Dalle 13.30 la circolazione dei treni sulla linea tradizionale fra Piacenza e Lodi è sospesa per controlli sanitari alla stazione di Casalpusterlengo, una di quelle chiuse perché all’interno della zona rossa di contenimento del Coronavirus. Si tratta della linea su cui è deviata anche l’alta velocità dopo il deragliamento di un treno a Ospedaletto lodigiano.

Ore 14.30 Casi in Veneto saliti a 32 Sono saliti a 32, contro i 27 di stamane, i casi confermati di coronavirus in Veneto alle 12 di oggi. Si tratta di 24 pazienti del cluster di Vò Euganeo, 4 casi di Mirano e 4 casi a Venezia.  I 5 nuovi casi rientrano nelle tre ‘areè già individuate. In particolare, per quanto riguarda il focolaio di Vò Euganeo i pazienti ricoverati sono 10 – 8 alle Malattie infettive e 2 in Terapia intensiva dell’Ospedale di Padova – quelli non ricoverati sono 13, oltre all’anziano morto il 22 febbraio. Per il cluster che riguarda l’Ospedale di Mirano, vi è un paziente ricoverato in Terapia intensiva a Padova e 3 operatori sanitari non ricoverati. Per Venezia, infine, i pazienti ricoverati sono 3: 1 in malattie infettive e 2 in Terapia intensiva, mentre un paziente non è ricoverato.

Ore 14.21 Irlanda sconsiglia viaggi in Italia Le autorità irlandesi in un ‘travel advice’ aggiornato, consigliano ai propri cittadini di recarsi in Italia, nelle zone maggiormente interessate dai casi di contagio di coronavirus. «C’è stato un aumento dei casi confernati di coronavirus in Italia», riferisce il ministero degli Esteri irlandese, aggiungendo che «ai cittadini è consigliato di non recarsi nelle aree interessate».

Ore 14.15 Sindacati convocati al ministero La ministra della P.a, Fabiana Dadone – secondo quanto apprende l’ANSA – ha convocato Cgil, Cisl e Uil per oggi pomeriggio alle 17 a palazzo Vidoni per un confronto sugli aspetti organizzativi del pubblico impiego a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Ore 14.05 Il medico milanese sta bene Il dermatologo del Policlinico ricoverato al Sacco e positivo al coronavirus «sta bene». Lo conferma l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, parlando ai microfoni del TgLa7. «Tutti i contatti diretti – aggiunge l’assessore – sono stati individuati subito e messi sotto osservazione in isolamento. La situazione è governata bene».

Ore 13.59 Da domani comitato permanente ministri-governatori Da domani e fino a quando sarà necessario si riunirà nella sede della Protezione Civile un comitato ‘politicò composto dai ministri e dai governatori delle Regioni per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Secondo quanto apprende l’ANSA il comitato si vedrà alle 10, in concomitanza con il comitato operativo. Alla riunione non è detto che partecipino tutti i ministri e tutti i governatori ma la decisione che è stata presa è quella di fare ogni giorno anche un incontro politico a margine di quello tecnico.

Ore 13.56 “Sport a porte chiuse va bene” Disputare gli eventi sportivi «a porte chiuse è la strada giusta»: lo dice Walter Ricciardi, membro dell’esecutivo Oms nominato consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. «La prima strategia – ha detto Ricciardi a Radio Punto Nuovo – è non far incontrare persone in luoghi dove sono a stretto contatto tra di loro, seppure all’aperto, come allo stadio. Ho consigliato nella veste di tecnico sanitario e di persona appassionata di sport che giocare a porte chiuse è la strada giusta», ha detto commentando la richiesta ufficializzata oggi da Gravina e anticipata ieri dall’Ansa. Lo stop alle manifestazioni sportive, ha aggiunto, «è un provvedimento prese per almeno le prossime due settimane».

Ore 13.54 Procura Milano chiude uffici al pubblico La Procura di Milano, guidata da Francesco Greco, ha deciso di chiudere l’accesso al pubblico a tutti gli uffici e alle segreterie dei pm, per evitare la diffusione del contagio del coronavirus, e di trasferire per i prossimi giorni le varie attività di interfaccia col pubblico, principalmente avvocati, online.

Ore 13.31 Il morto di Bergamo aveva patologie pregresse Abitava a Villa di Serio, piccolo centro della valle Seriana, ed era già affetto da pregresse patologie l’uomo di 84 anni morto la notte scorsa all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e positivo al coronavirus. Sabato l’uomo – pensionato – si era presentato all’ospedale di Alzano Lombardo, il più vicino al paese dove viveva, per l’aggravarsi delle sue condizioni ed era stato sottoposto al test per il virus: risultato positivo, era stato subito trasferito al Papa Giovanni di Bergamo, l’unica struttura bergamasca attrezzata per l’emergenza coronavirus. Lì le sue condizioni si sono aggravate in poco più di 24 ore e la scorsa notte è deceduto.

Ore 13.20 Israele sconsiglia i viaggi in Italia Il ministro della sanità israeliano Yaacov Litzman «ha consigliato» agli israeliani di «non recarsi in Italia». «Stiamo controllando – ha detto alla Radio Militare – per stabilire se l’Australia e l’Italia diventeranno paesi i cui arrivi in Israele devono essere isolati al loro ingresso nel nostro territorio». «Non abbiamo timore – ha aggiunto – di imporre l’isolamento d’autorità».

Ore 12.58 Altri due casi nel padovano Altri due positivi al test del coronavirus a Padova e in particolare nel comune di Saccolongo. Si tratta di due persone sulla sessantina che, stando a quanto si apprende, sarebbero entrate in contatto con Adriano Trevisan, il primo paziente di Vò Euganeo morto il 22 febbraio. «Sono stato informato ieri sera dal direttore generale dell’Ulss – spiega il sindaco Steve Garbin, che conferma l’ipotesi di contagio derivante dal contatto con il paziente di Vò – uno dei due ha la febbre ed è ricoverato in ospedale a Padova, l’altro è positivo al tampone ma non presenta sintomi ed è monitorato a casa sua dal personale medico».

Ore 12.44 Nuovo caso in Emilia Romagna, ora sono 17 C’è un nuovo caso di positività al coronavirus in Emilia-Romagna. Si tratta di un residente nel modenese che ha lavorato per alcune settimane nel Lodigiano, ora ricoverato al reparto Malattie infettive del Policlinico di Modena. È dunque un caso, come gli altri, sottolinea la Regione in una nota, riconducibile al focolaio lombardo. L’uomo non è stato prima ricoverato né ha avuto contatti con operatori sanitari: è stato individuato nell’ambito dei protocolli previsti e quindi all’accertamento della positività.

Ore 12.31 Si ferma anche la pallavolo La Federazione italiana pallavolo, congiuntamente alle due Leghe di Serie A maschile e femminile, rende noto di «avere deciso di sospendere l’intera attività pallavolistica nazionale a tutti livelli fino al primo marzo compreso». «La decisione – si legge, in un comunicato – è stata assunta al termine di una riunione d’urgenza che si è tenuta ieri a Bologna in conseguenza dei diversi provvedimenti che si stanno assumendo in ambito governativo-istituzionale».

Ore 12.25 Negativo test su ragazza di Lignano È «negativo il test» per il nuovo coronavirus sulla ragazza di Lignano Sabbiadoro «le cui condizioni di salute ieri avevano richiesto le opportune verifiche sanitarie». Lo si è appreso dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, oggi nella sede della Protezione civile di Palmanova. La Regione ha espresso «soddisfazione per l’esito del test, augurandosi che nel Friuli Venezia Giulia il monitoraggio e gli esami possano proseguire confermando l’assenza di casi conclamati del virus».

Ore 12.15 Il rugby si ferma Anche il rugby si ferma a causa dell’emergenza Coronavirus. Lo rende noto, con un comunicato apparso sul sito ufficiale, la Federazione. «La Federazione italiana rugby – si legge – facendo seguito alle ordinanze disposte dalle autorità competenti e del Coni, in tema di contenimento dell’emergenza epidemiologica in atto, per il fine settimana del 28 febbraio-1 marzo sospende i campionati nazionali, inclusa tutta l’attività giovanile, ma anche l’attività di raduno delle Nazionali nelle regioni raggiunte dai dispositivi».

Ore 12.00 Croazia sospende gite scolastiche in Italia La Croazia ha deciso di sospendere tutte le gite scolastiche in Italia per un mese per limitare al massimo il rischio di diffusione dell’epidemia da coronavirus. Il ministero degli Esteri ha invece consigliato ai cittadini croati di evitare viaggi in Veneto e in Lombardia, regioni che sono state dichiarate «a rischio di contagio da coronavirus». Un gruppo di 42 studenti e quattro docenti di un liceo di Pola rientrato da Venezia ieri, è stato messo in isolamento domiciliare e sotto osservazione per due settimane.

Ore 11.49 In quattro in isolamento volontario in Sicilia Quattro persone di Mussomeli (CL) tornate da Vò Euganeo, in provincia di Padova, paese dove si è registrato un decesso per Coronavirus, si trovano in isolamento volontario presso le loro abitazioni. Si tratta di quattro muratori che stanno eseguendo dei lavori per una ditta a Vò Euganeo. I quattro non presentano alcun sintomo, ma dopo essersi consultati anche con i propri medici di famiglia, hanno deciso spontaneamente di rimanere in isolamento nelle loro abitazioni. Intanto l’Asp di Caltanissetta ha istituito una task force attiva 24 ore su 24 per fronteggiare eventuali emergenze.

Ore 11.35 Scuole chiuse in Trentino Chiusura di asili, scuole e università prolungata per tutta la settimana corrente e annullamento delle manifestazioni carnevalesche previste per la giornata di domani in Trentino. Sono le ultime decisioni che la Giunta provinciale ha discusso e deciso di adottare in via prudenziale al termine di una riunione di aggiornamento svoltasi questa mattina. Già ieri, dopo la comunicazione di tre persone contagiate dal corona virus a Fai della Paganella, tre turisti lombardi già trasportati all’ospedale di Bergamo, la Giunta provinciale aveva deciso di intensificare l’igienizzazione dei mezzi di trasporto pubblico e di disporre la chiusura dell’Università, concordata con il Rettorato, per tutta la settimana. Il provvedimento non riguarda il personale docente, tecnico e amministrativo. Prevista anche la chiusura al pubblico delle aule e delle biblioteche universitarie della città. Salvo ulteriori comunicazioni, si riapre lunedì 2 marzo. Sono in corso inoltre contatti con la Diocesi per quanto riguarda la gestione di cerimonie che prevedono un considerevole afflusso di fedeli. «Per quanto riguarda il Carnevale – spiega il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – abbiamo tenuto conto delle decisioni assunte da Veneto e Lombardia, regioni a noi confinanti. In questo momento in Trentino non risultano problemi. Ma, pur sapendo che molte iniziative si svolgono all’aperto, il notevole assembramento di persone di ogni età ed il rischio che tra di loro possa esserci qualcuno che proviene dalle zone lombarde e venete poste in isolamento, consiglia una linea di prudenza».

Ore 11.22 I tre di Soresina in discrete condizioni Sono in discrete condizioni i tre abitanti di Soresina, risultati positivi al Coronavirus che in questi giorni erano in vacanza in Trentino e sono stati trasferiti direttamente all’ospedale di Bergamo senza fare rientro nel paese di residenza, in provincia di Cremona. L’Ats ha già raccolto tutti i dati necessari per ricostruire i movimenti dei soggetti ricoverati e individuare le persone con le quali possono essere entrate in contatto diretto. In tutto sono quattro, ora, i soresinesi contagiati: il primo caso era stato registrato venerdì scorso, un 77enne che vive da solo, ricoverato due giorni prima all’ospedale di Crema. Quadro clinico serio, il suo, ma costantemente monitorato. Nel frattempo i familiari dell’anziano hanno denunciato la difficoltà ad essere sottoposti tempestivamente a controlli e tamponi: «Sono stato rimbalzato da un numero di emergenza all’altro nella speranza di essere ascoltato e indirizzato – racconta il nipote -: capisco i centralini intasati del 112 ma così è tutto un rischio». Da quel che si è appreso, l’anziano non avrebbe avuto contatti diretti con i nipoti ma solo con la sorella, da tempo ospite di una casa di riposo del territorio, e il motivo dello slittamento del monitoraggio è dovuto al fatto che Ats garantisce giustamente precedenza ai contatti di primo livello che manifestano sintomi influenzali. A Soresina, al Nuovo Robbiani è sospesa fino a data da destinarsi l’attività del punto prelievi, fatta eccezione per il Tao (Terapia anticoagulante orale) e la dialisi. Sospesi il servizio del consultorio, lo sportello di neurochirurgia infantile, le attività di piccola chirurgia e gli accessi ai visitatori: misura quest’ultima adottata a tutela dei degenti della struttura.

Ore 11.10 Nel Ticino il 40% vuole chiudere confini italiani Nella vicina Svizzera, in particolare nel Canton Ticino, si segue con particolare attenzione lo sviluppo dell’emergenza sanitaria in Italia causata dal coronavirus. Secondo un sondaggio online effettuato dal Corriere del Ticino, il 39,9% dei lettori è attualmente favorevole alla chiusura delle frontiere. Il 20,5% si dice preoccupato, ma anche fiducioso che la Svizzera sia in grado di affrontare l’emergenza. Il 32,1% dei lettori che hanno preso parte al sondaggio ritiene che il coronavirus arriverà anche in Svizzera, ma che non ci sia nulla da temere, per ché la mortalità è bassa. Per un 7,4% di lettori, infine, non c’è di che preoccuparsi, perché si tratta di casi isolati.

Ore 11.01 Volo bloccato alle Mauritius I passeggeri di un volo proveniente dall’Italia sono stati bloccati all’aeroporto di Mauritius dopo lo sbarco. Lo si apprende da fonti informate. Ai passeggeri verrebbe richiesto di accettare un periodo di quarantena oppure di rientrare subito in Italia. È un volo dell’Alitalia con 300 persone a bordo l’aereo bloccato alle Mauritius dalle autorità locali. In questo momento, secondo quanto si apprende da fonti informate, stanno permettendo lo sbarco solo ai passeggeri provenienti dalle zone italiane non a rischio coronavirus. Gli altri restano dentro l’aereo.

Ore 10.55 Paura contagio, turisti lombardi si fermano in montagna Numerosi turisti lombardi, soprattutto provenienti da Milano e dintorni, hanno deciso di prolungare le vacanze di Carnevale in Valle d’Aosta per paura del contagio da Coronavirus. Il fenomeno è stato registrato in numerose località valdostane, da Courmayeur a Cervinia, da Gressoney a Cogne. «Si tratta principalmente – spiega un operatore turistico di Courmayeur – di persone che hanno seconde case e che hanno deciso di non rientrare per paura del Coronavirus. La gente è spaventata. Sulle piste, nei bar e nei ristoranti non si parla d’altro. C’è una psicosi da contagio». Anche negli alberghi sono arrivate numerose richieste di prolungare i soggiorni. In questi giorni in Valle d’Aosta si registra il tutto esaurito per le vacanze di Carnevale.

Ore 10.41 Svolta su paziente zero? Potrebbe esserci una svolta nell’individuazione del possibile ‘paziente zerò che ha diffuso il Coronavirus a Vò. Un agricoltore 60enne di un paese vicino, Albettone (Vicenza), frequentatore dei bar di Vò, era stato a Codogno e in altri centri del lodigiano, focolaio del virus in Lombardia, nelle scorse settimane, ed ora ha tosse e sintomi influenzali. Lo apprende l’ANSA dal sindaco di Vò, Giuliano Martini. «Abbiamo avvisato l’Usl di competenza e il sindaco di Albettone, ora il 118 lo porta a fare tampone».

Ore 10.35 No limitazioni a frontiera Svizzera «Non ci saranno limitazioni per le frontiere». Lo ha dichiarato, Daniel Koch, capo divisione malattie trasmissibili all’Ufficio federale della sanità pubblica della Svizzera. La Confederazione non ha introdotto e non introdurrà a breve provvedimenti nei confronti della libera circolazione delle persone alle frontiere con gli stati dove si sono verificati contagi di Coronavirus. Non sono state previste per ora limitazioni per i frontalieri che dal Verbano Cusio Ossola si recano in Canton Vallese e Canton Ticino a lavorare.

Ore 10.24 Negativi i test del paziente di Sesto Sarebbero negativi, a quanto apprende l’Adnkronos Salute, i secondi test di conferma eseguiti sull’uomo di Sesto San Giovanni ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano. I controesami non rileverebbero il nuovo coronavirus. I primi test avevano rilevato una debole positività.

Ore 10.20 Salvini: controllare i confini «Care Amiche e Amici, sono giornate difficili, ma l’Italia ha sempre dimostrato di essere un Paese forte, popolato da gente pronta a reagire e a risollevarsi, a non arrendersi mai. Non è il momento delle mezze misure: servono provvedimenti radicali, serve l’ascolto dei virologi e degli scienziati, servono trasparenza, verità e un’informazione corretta, servono controlli ferrei ai confini su chi entra nel nostro Paese. Già da oggi sarò in Lombardia, poi in Umbria, a Roma, in Veneto, in Trentino e ovunque ci sarà bisogno. L’Italia ce la farà, insieme ce la faremo». Lo scrive su facebook il leader della Lega Matteo Salvini.(

Ore 10.06 Negativi due pazienti in Abruzzo Sono risultati negativi al Covid 19 i test eseguiti sui due pazienti ricoverati negli ospedali di Pescara e Chieti per patologie respiratorie gravi. Gli uomini, di età intorno ai 50 anni, provenivano entrambi da Francoforte e avevano viaggiato per lavoro in diverse zone. Al momento, dunque, in Abruzzo non si registrano casi positivi di Coronavirus. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Pur non rientrando tra i casi presi in carico dal sistema ospedaliero, ma avendo avuto una certa rilevanza mediatica negli ultimi giorni, si precisa che il paziente di Sambuceto che aveva riferito di aver avuto contatti con il primo caso positivo registrato a Codogno, si trova attualmente in isolamento fiduciario domiciliare ed è sottoposto a sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl. È in ottime condizioni di salute e non presenta alcuna sintomatologia. Come previsto dall’ultimo decreto, non sarà sottoposto a test a meno di un significativo cambiamento del quadro clinico.

Ore 10.01 Madre e figlio in isolamento volontario a Cosenza Sono in isolamento volontario, a San Demetrio Corone, in provincia di Cosenza, madre e figlio, rientrate venerdì da Codogno, l’area del Lodigiano dove è stato localizzato uno dei focolai del Coronavirus. Le due persone, che – è stato specificato – non presentano alcuna sintomatologia, sono comunque seguite dai medici del Servizio nazionale 1500 attivato per il Coronavirus. In queste ore le autorità sanitarie preposte stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso.

Ore 9.56 Emilia Romagna, contagi salgono a 16 Si registrano sette nuovi casi di positività al coronavirus in Emilia-Romagna, tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque, di cui quattro cittadini lodigiani, riscontrati a Piacenza, e due cittadini della provincia di Parma (che si erano recati a Codogno), ricoverati in isolamento al reparto infettivi all’ospedale di Parma e in buone condizioni. I casi positivi in regione salgono quindi a 16.-

Ore 9.53 scuole chiuse per prof che lavora nel lodigiano Scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, nidi compresi, resteranno chiusi a Sant’Agata dè Goti fino a giovedì: la decisione del sindaco Giovannina Piccoli è scattata per la presenza, fino a qualche giorno fa sul territorio, di un insegnante di origini santagatesi che presta servizio a Casalpusterlengo, comune del Milanese che si trova all’interno del focolaio del virus, e al rientro di un gruppo di studenti delle scuole del territorio da una gita a Milano e Verona. L’ordinanza del sindaco si Sant’Agata dei Goti invita i familiari del docente e tutti coloro che hanno partecipato alla gita di istruzione a osservare un periodo di 14 giorni di quarantena.

Ore 9.45 Altri due casi in Veneto In Veneto ai 25 casi di ieri si sono aggiunti altri due casi di Coronavirus. Lo riferisce la Regione Veneto. Si tratta di una persona anziana del centro storico di Venezia, che era già ricoverata all’Ospedale Civile e che è stata trovata positiva al virus, e di una persona del Padovano. Si tratta di persone appartenenti agli stessi cluster già noti nel veneziano e nel padovano.

Ore 9.30 Domani missione in Italia di Ue-Oms A seguito degli sviluppi in Italia della situazione legata alla diffusione del coronavirus, domani sarà mandata in Italia, «in accordo con le autorità italiane», una missione congiunta dell’Ecdc e dell’Oms. Lo ha annunciato la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, sottolineando che negli ultimi giorni è stata «in regolare contatto» con il ministro della Salute Speranza. L’Italia ha preso «tutte le misure necessarie» per tracciare la diffusione del virus e prevenire ulteriori contagi, ha detto.

Ore 9.21 Fontana: deceduto aveva altre patologie L’uomo deceduto per coronavirus a Bergamo era «una persona anziana con altre patologie»: lo ha spiegato il presidente della Lombardia Attilio Fontana intervenendo a Radio anch’io su Radio Rai 1, aggiungendo che il numero dei contagiati in regione è salito a 165.

Ore 8.59 Sono attivi dalle ore 8.00 i varchi di accesso al comune di Vò, come misura per contenere la diffusione del Coronavirus. Al momento sono presidiati da Carabinieri e Polizia. Il sindaco, Martini, ha però già evidenziato un problema. «Uno dei posti di blocco, al confine con Bestia, dev’essere spostato più indietro, altrimenti ‘taglià fuori dal contenimento una cinquantina di famiglie della frazione di Zovon».

Ore 8.56 Una terza persona è deceduta a causa del Coronavirus in Lombardia, quarta vittima dunque in Italia. Si tratta di un uomo di 84 anni che era ricoverato al Giovanni XXIII di Bergamo.

Ore 7.24 «Tutti i cittadini che rientrano in Basilicata provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni dovranno rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni, comunicando la propria presenza ai competenti servizi di sanità pubblica». Lo dispone un’ordinanza sul Coronavirus emessa dal Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Leggo