Coronavirus, ecco chi lo ha isolato: tutte donne del Sud, tra loro anche una giovane precaria
La più giovane è una ricercatrice che si è laureata alla Sapienza e da quasi 6 anni lavora allo Spallanzani, ma non ha ancora un contratto a tempo indeterminato. Le altre due dottoresse, anche loro meridionali, sono l’una responsabile dell’unità virus emergenti e l’altra direttrice del laboratorio di virologia
La dottoressa Capobianchi, direttrice del laboratorio di virologia, è nata a Procida 67 anni fa, si è laureata in scienze biologiche e si è specializzata in microbiologia. La dottoressa Concetta Castilletti è invece la responsabile dell’unità virus emergenti dell’Istituto Spallanzani, dove lavora dal 2000. È soprannominata “mani d’oro“, come ha raccontato il direttore dell’Istituto Giuseppe Ippolito. Nata nel 1963, è specializzata in microbiologia e virologia. Un contributo fondamentale è arrivato anche dalla 30enne di Campobasso Francesca Colavita, laureata in biologia applicata alla ricerca biomedica e specializzata in microbiologia e virologia all’università Sapienza di Roma. Da quasi 6 anni lavora allo Spallanzani, ma è ancora precaria (ha un contratto co.co.co.) e guadagna 16.762 euro all’anno, secondo le informazioni aggiornate al 2018 disponibili sul sito dell’Istituto Spallanzani. La scienziata molisana vanta già una notevole esperienza: proprio insieme alla dottoressa Castilletti ha trascorso un periodo in Africa a studiare e combattere il virus dell’Ebola.