L’emergenza coronavirus continua: c’è anche il sesto decesso in Italia. Si tratta di un ottantenne di Castiglione d’Adda che era ricoverato al Sacco di Milano e che era risultato positivo al virus. Giovedì scorso era stato portato dal 118 all’ospedale di Lodi per un infarto, stesso giorno in cui era arrivato il 38enne che è stato il primo paziente ufficialmente contagiato in Italia. L’ottantenne è stato ricoverato in rianimazione e poi trasferito al Sacco dove è deceduto.
Smentita invece quella che precedentemente si pensava fosse la sesta vittima, una donna di Crema paziente oncologica il cui quadro clinico era già compromesso: la Regione Lombardia ha smentito che agli Spedali civili di Brescia si sia registrato un decesso legato al virus. La quinta vittima registrata era invece un anziano di 88 anni di Caselle Landi, un centro di circa 1.500 abitanti della provincia di Lodi. La quarta vittima, sempre in Lombardia, era un uomo di 84 anni che era ricoverato a Bergamoall’ospedale Papa Giovanni XXIII, e che «aveva altre patologie», ha spiegato il governatore della Lombardia Attilio Fontana.
I contagi totali in Italia, ha fatto sapere il Commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, sono 219. Nei 219 casi complessivi accertati di coronavirus in Italia, ha spiegato Borrelli, sono comprese le 5 vittime e il ricercatore rientrato da Wuhan che è guarito e che è stato dimesso dallo Spallanzani nei giorni scorsi. Al momento, dunque, si registrano 167 contagiati in Lombardia (comprese le 4 vittime), 27 in Veneto (compreso l’anziano morto a Vò Euganeo), 18 in Emilia Romagna, 4 in Piemonte e 3 nel Lazio (la coppia di cinesi allo Spallanzani e il ricercatore dimesso). Dei 213 positivi, 99 sono ricoverati con sintomi in ospedale, 23 sono in terapia intensiva e 91 in isolamento domiciliare.
I contagi nella sola Lombardia da Covid-19 sono saliti a 167, ha detto l’assessore Gallera. «Al momento ci sono 167 casi positivi, di questi circa 10% sono nella situazione più critica e 50% al proprio domicilio perché asintomatici», ha detto Gallera a L’aria che tira su La7. Intanto in Veneto ai 25 casi di ieri si sono aggiunti altri due contagi, uno a Venezia e uno nel padovano. «La situazione è che il numero dei contagiati sta aumentando», ha detto Fontana a Rtl. «Aspettiamo di vedere gli esiti dei provvedimenti presi ieri che daranno un contributo a rallentare e interrompere» il contagio. «Nessuno – ha aggiunto – pensava che fosse così aggressiva la diffusione». Leggo