Articolo del 26 febbraio di Milano Finanza
Da quando è scoppiata l’emergenza del Coranavirus in Italia che ha causato finora 12 vittime e oltre 370 contagiati, erano scarseggiate le buone notizie, tanto che i media sono stati accusati di darne solo di cattive. Ma oggi ne arriva una che, se presa con le dovute cautele, potrebbe aprire un varco di speranza. Si tratta della tipologia di cura per il Covid-19 che è stata somministrata ai malati degenti allo Spallanzani di Roma, la coppia cinese e il paziente italiano. Si tratta, come è stato confermato oggi a milanofinanza.it, di farmaci tra cui è presente un medicinale utilizzato anche per la cura dell’Ebola in Congo, il Remdesivir. Il Remdesivir (codice di sviluppo GS-5734 ) è un nuovo farmaco antivirale nella classe degli analoghi nucleotidici. È stato sviluppato da Gilead Sciences, azienda quotata a wall Street, come trattamento per la malattia da virus Ebola e le infezioni da virus di Marburg, sebbene sia stato successivamente dimostrato che mostra anche attività antivirale contro altri virus a RNA a singolo filamento come virus respiratorio sinciziale, virus di Junin, virus della febbre di Lassa, Virus Nipah, virus Hendra e coronavirus (compresi i virus MERS e SARS). In base al successo contro altre infezioni da coronavirus, Gilead ha fornito remdesivir ai medici che hanno curato un paziente americano nella contea di Snohomish, Washington, infettati dal COVID-19 e stanno fornendo il composto alla Cina, dove sono in corso le sperimentazioni cliniche i cui risultati saranno pronti per fine aprile. Ma a pechino già si studia un generico.
Al San Martino è arrivato Remdesivir, il farmaco americano che potrebbe curare il coronavirus
Ordinato da Matteo Bassetti (direttore della clinica di malattie infettive del San Martino) direttamente negli Stati Uniti.
Regione. È arrivato finalmente all’ospedale San Martino di Genova il Remdesivir, un farmaco sviluppato per curare l’ebola ma risultato efficace per il coronavirus. A spiegarlo è Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico: “Alle 17 è stato consegnato, lo useremo da domani su uno o più pazienti in terapia intensiva e abbiamo già rifatto l’ordine per poterlo utilizzare su altre due persone”.
Il medicinale sarebbe dovuto arrivare già ieri da Washington ma, come ha raccontato il primario, i disagi ai voli internazionali causati proprio dall’emergenza coronavirus hanno allungato i tempi del viaggio. Il comitato etico del San Martino aveva già approvato la sperimentazione su uno dei pazienti ricoverati a Genova, che però nel frattempo è deceduto. Il farmaco, prodotto dall’azienda americana Gilead, è stato utilizzato con successo dall’istituto Spallanzani di Roma per curare persone contagiate da coronavirus. L’obiettivo è quello di ripetere l’esperienza al San Martino.
La buona notizia arriva dopo quella triste di un quarto decesso in Liguria legato al coronavirus, un 79enne di Varazze trasferito d’urgenza a Genova con una grave patologia respiratoria dovuta a una polmonite che non rispondeva alle cure. Sono ancora quattro i pazienti in terapia intensiva al San Martino, “di cui tre stabili in via di miglioramento”, riferisce Bassetti. Ma trattandosi di pazienti anziani – spiega il medico che l’età dei ricoverati nella sua clinica è compresa tra i 76 e i 90 anni – le conseguenze del contagio potrebbero essere più serie. IVG