”Se non fossimo stati smentiti la scorsa settimana quando dopo 2 giorni da 14 abbiamo avuto 6/8 casi e c’eravamo un pochino confortati e ieri l’altro siamo stati stroncati dai 19 nuovi casi, oggi sarei qui a potervi dire se ne abbiamo gestiti 19 non abbiamo problemi a gestirne 6. Non è questa la risposta semplicistica che voglio dare. Questo che voglio dire è che ci sono ancora posti sufficienti in terapia intensiva per gestire le criticità che dovessero presentarsi, pazienti che dovessero aver bisogno di un supporto respiratorio. Ci sono posti in terapia intensiva, ma anche in tutte le altre aree di isolamento (secondo piano), geriatria, il Day Surgery e tutta la parte di ortopedia, i posti di osservazione al Pronto Soccorso. I posti per condurre anche oggi un’attività sapendo di avere un polmone, un contenimento. Ricordo anche che ci sono una serie di pazienti che vengono dimessi e spostati a domicilio anche se sono positivi. Il fatto di essere spostati a domicilio, perché le condizioni lo consentono e la possibilità di essere fatti dei tamponi a domicilio per il controllo della guarigione esiste vuol dire che si liberano dei posti in ospedale. Questo è il nostro programma.
I posti ce ne sono ancora ma vanno usati con estrema attenzione ed estrema cautela. Altre aree ed altri sistemi di riserva esistono e verranno agiti. Oggi al tavolo dell’emergenza sanitaria discuteremo anche di questo.”
Dichiarazione del Dr. Rinaldi nella conferenza stampa del 16.03.2020