Riceviamo e pubblichiamo
I provvedimenti devono essere coerenti con le finalità alle quali sono ispirati.
Di questi tempi è assolutamente necessario rispettare le regole di comportamento dettate dal governo, per il bene singolo, delle famiglie, e della comunità tutta.
Tuttavia non deve e non può essere sospeso l’esercizio democratico di cui la critica è parte fondamentale.
Vorrei quindi indicare due aspetti dei decreti emanati nelle ultime ore,per nulla coerenti, anzi del tutto incongruenti con la finalità da raggiungere e cioè limitare al massimo la mobilità della gente.
il primo è relativo allo stato di inabilità temporanea del lavoratore che si trovasse in stato di malattia temporanea; da oggi l’indennità che si applica è ridotta al 45%, riduzione di oltre il 40% quindi, che si applica anche alle malattie già in corso : PERCHE’? E’ tale provvedimento coerente con la finalità di far si che più gente possibile non si muova dalla propria abitazione e denunci, da subito, il proprio stato di malattia? Certamente no.
L’altro aspetto incoerente che balza agli occhi è la impossibilità per i dipendenti pubblici di usufruire di più di 5 giorni di ferie da qui al 6 aprile, perchè non potere usufruire, se si vuole, di tutti i giorni di congedo, tenendo anche conto che in questo modo quando si ripartirà a pieno ritmo, ci saranno meno ferie da usufruire, e quindi servizi a pieno organico?
Inoltre il pensiero va ai tanti con reddito dai 1400 ai 1800 circa, per i quali la la retribuzione risultante dalla decurtazione prevista dai decreti ( prima settimana 30% seconda 45% e terza 60%) può risultare insufficiente a mantenere le proprie famiglie. Perchè tali persone non possono usufruire delle ferie a cui hanno diritto e non subire tale penalizzazione che li mette in seria difficoltà a livello di sostentamento essenziale?
Concludo con un abbraccio a tutti, amici e nemici e una grande augurio di Buona salute!
Un lettore