”Mi sono sentito con Di Maio ed abbiamo seguito i lavori del decreto italiano. La nostra preoccupazione principale era quella che venissero varate misure che potessero incidere sulla mobilità dei transfrontalieri ed ovviamente anche sulla mobilità del personale ed anche di quello sanitario. Il decreto introduce delle misure di mitigazione dei rischi a seconda delle zone colpite. Queste misure che noi accoglieremo ma che non sanciscono il blocco delle attività anche economiche e lavorative. Le zone di Rimini e di Pesaro non chiudono le attività economiche ma adottano, sulle base di questo decreto, misure di mitigazione del rischio e di diffusione del contagio. Quindi non c’è una limitazione dei lavoratori frontalieri da e verso San Marino. E’ una battaglia che si vince quando si applicano le misure di contenimento del virus. Il che non vuol dire che le attività economiche debbano chiudere e che i frontalieri non possano circolare. Come Congresso di Stato stiamo lavorando nello stilare una nuova ordinanza e misure per fare chiarezza a quanto disposto dal decreto italiano. Entro stasera proviamo a far uscire un aggiornamento delle nostre disposizioni. Ci tengo a sottolineare che c’è la massima sinergia con il territorio di Rimini e di Pesaro. Dobbiamo minimizzare gli impatti economici sul territorio. Possiamo fare tutte le ordinanze ma se poi non parte la singola attenzione del cittadino per limitare i rischi diventa una lotta impari. Facciamo un richiamo, ed è doveroso farlo oggi, all’attenzione di tutti.” così ha detto il Sds Beccari in conferenza stampa di oggi.
