Riceviamo e pubblichiamo:
”Egregio Direttore Severini
Ritorno sulla pandemia covid 19 nella nostra Repubblica
Purtroppo l’evolversi dei contagi ha costretto di nuovo le Autorità a prolungare il periodo di restrizioni per altre due settimamne, senza un minimo di allentamento (muoversi nelle vicinanze di casa). Certamente quello che conta ora è la salute di tutti noi cittadini e di quanti sono in pima fila a cui va ribadita la massima stima e rivolto il più grande ringraziamento.
Sento già parlare della possibile fase due che sarebbe da “convivere con il virus”. E’ comprensibile che in questo momento occorra anche saper bilanciare economia e salute,ma ciò deve avvenire nella massima sicurezza. Senz’altro chi è preposto alla gestione avrà un progetto, avrà istituito gruppi di lavoro che definiscano le politiche di uscita dalla pandemia e pianificare un modello di aperture di quali attività e con che tempistica;ma vorrei esprimere alcune considerazioni. Sarebbe opportuno avviare un percorso basato su soluzioni anche tecnologiche per affrontare il problema.
Quello che è avvenuto in paesi dove il contagio è stato efficacemente contrastato( Singapore, Corea del sud ,Taiwan) e quello che pensano di fare altri Stati sembra che la tecnologia sia la chiave per realizzare soluzioni che integrino sistema sanitario, forze di polizia e istituzioni. Israele e Corea del Sud hanno introdotto sistemi di tracciabilità degli spostamenti delle persone.
Quando una persona risulta affetta da covid 19 le autorità possono risalire a contatti stretti che queste persone hanno avuto con altri e intervenire in modo tempestivo sui potenziali infetti.
Mi è sembrato di capire che la fonte dei continui nuovi contagi è sopratutto nei focolai esistenti. Negli ultimi giorni la Regione Lombardia ha lanciato l’app “allerta lom”,per tracciare l’andamento del virus attraverso un questionario volontario. Oppure facendo uso delle celle telefoniche per capire la mobilità delle persone,ovviamente quelle in quarantena e salvaguardando nel posibile la privacy. La tracciabilità delle persone può essere volontaria o obbligatoria. Certamente più la soluzione è efficace ed equilibrata e prima si potrà tornare alla normalità..
Penso che se si riaprono le attività (speriamo il prima possibile) senza avere un modello di contenimento del contagio, la riapertura potrebbe essere solo temporanea e portare in tempi brevi ad una crisi peggiore, o ancor peggio a un dannoso ritardo rispetto alla vicina Italia.
Grazie e cordiali saluti.
Un suo affezionato lettore”